La compagnia teatrale “Arca Azzurra” è sbarcata la settimana scorsa al teatro “La Pergola” di Firenze con la rappresentazione “4 Bombe in Tasca”, ambientata durante la Resistenza. Ed è stato un successo in termini di pubblico. Successo che probabilmente sarà ripetuto negli altri tetri dove la compagnia teatrale porterà i loro spettacoli, tra cui spiccano proprio “4 Bombe in Tasca” e “La Cena dei Buffi”. La loro tourné è iniziata a novembre dello scorso anno e terminerà a fine aprile, toccando molte città del nord e del centro Italia, ma in prevalenza quelle della Toscana dove le rappresentazioni della compagnia sono già conosciute ed amate. Con la tenace volontà –ma anche con la bravura degli attori che ne fanno parte- l’Arca Azzurra è diventata, specialmente dagli ultimi anni a questa parte, un assoluto punto di riferimento per la produzione teatrale del Chianti. Nata nel 1983 come laboratorio teatrale condotto dal regista e drammaturgo Ugo Chiti che da allora continua ad essere il leader di un gruppo di cui ha firmato tutti gli spettacoli. Oltretutto il regista chiantigiano può vantare anche due film al suo attivo: “Albergo Roma” (che prende il nome proprio di un albergo di Tavarnelle) e “La Seconda Moglie” (dove ha parte un’attrice di caratura nazionale come Maria Grazia Cucinotta). E’ proprio a Tavarnelle Val di Pesa che molti attori della compagnia hanno la loro residenza, ma soprattutto è lì che hanno iniziato la loro esperienza teatrale con le seguenti rappresentazioni: “Volta la carta... ecco la casa”, “Carmina Vini” “Equinozio (rituale stagionale)” e “Allegretto (perbene... ma non troppo)”, anche se è nella stagione 1989/1990 con “La provincia di Jimmy” che la compagnia riceve i primi riconoscimenti artistici come il premio IDI 1989, che dopo 120 repliche in tutta Italia riceve il premio Taormina Arte - Novità Italiana e inoltre il biglietto d'oro Agis-Minerva per l'impegno organizzativo e artistico come ente produttore. Da qualche anno a questa parte, poi, la compagnia ha sede legale a San Casciano, proprio accanto al teatro Niccolini, le cui quinte sembrano aver adottato questi artisti che hanno visto realizzarsi i propri sogni artistici dopo tante fatiche e sacrifici. Specialmente l’ex-attrice della compagnia Barbara Enrichi, è salita alla ribalta presso il grande pubblico con alcuni film di Leonardo Pieraccioni, dove ha interpretato ruoli di non poco conto. Ma anche gli altri attori non sono stati da meno e hanno svolto in molte occasioni il ruolo di comparse o hanno avuto ruoli minori in film di altri registi toscani come ad esempio in quelli di Francesco Nuti (oltre che in quelli del Chiti). Dal punto di vista artistico, la compagnia è molto legata al suo territorio di riferimento –il Chianti fiorentino ovviamente- che resta lo scenario più adatto e più congeniale a regista e attori, dato che nella stragrande maggioranza delle loro opere vengono raccontate storie che affondano le loro radici nell’immaginario popolare locale, anche se è grazie all'enorme comunicativa sonora e gestuale di attori come Massimo Salvianti e Dimitri Frosali (solo per citarne due, che tra l’altro dirigono alcuni laboratori teatrali) che le rappresentazioni sanno andare oltre agli aspetti meramente folclorici e vernacolari.
(Corriere del Chianti febbraio 2002)
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