lunedì 1 novembre 2010

Maradona e quell'influsso un po' malefico su Mutu e co.

Sabato scorso, il 30 ottobre, Diego Armando Maradona, alias ‘El mejor jucador del mundo’, ha compiuto 50 anni. E il numero dieci per eccellenza, il genio e sregolatezza dai colpi unici (anche fuori dal campo), ha forse avuto un influsso un po' malefico su alcuni numeri dieci attuali del campionato italiano, passando per Mutu, Cassano e infine arrivando a Totti. Tutti geni maledetti, tutti con qualche problema da risolvere.
SLIDING DOORS Per uno che entra l’altro che esce. A Catania Mutu è rientrato in campo con la Fiorentina targata ‘Save the Children’ dopo aver scontato nove mesi di squalifica per sibutramina, una settimana dopo l’aggressione mattutina al cameriere all’uscita da un locale, dall’altra parte Cassano salta la trasferta a Cesena per un botta e risposta al vetriolo col presidente della Sampdoria, che ora chiede la rescissione unilaterale del contratto. Evidentemente ci sono vicende che pesano come macigni sulle teste di questi assi pallonari, come contenziosi con altri club (per Mutu la maximulta del Chelsea, al momento congelata), i comportamenti poco ortodossi fuori dal campo che fanno perdere le staffe ai club di appartenenza (per entrambi), anche al vaglio delle autorità giudiziarie (ancora per Mutu).
TOTTI REO DI ROMA Il re è nudo. Ormai le nefandezze in campo del numero dieci giallorosso non si contano più, per citarne solo alcune basti ricordare il calcione a Balotelli nella finale di Coppa Italia della scorsa stagione (potrà giocare quest’anno la competizione solo se la Roma raggiungerà la finale, visto che ha rimediato quattro giornate), prima della scellerata reazione al cartellino rosso nella gara col Lecce che costerà al Pupone la squalifica per il derby romano e almeno un’altra giornata per la caccia ad Olivera negli spogliatoi (anche se le immagini televisive si fermano solo alla belva inferocita Totti trattenuto a stento da sei uomini, ci appelliamo alla ragionevolezza dei referti arbitrali). Ma del resto siamo a Roma, coi gladiatori che si sono spostati dal Colosseo all’Olimpico.
DEL PIE'RE' C'è però sempre l'eccezione che conferma la regola: l'unico numero dieci che ha onorato il compleanno del Pibe de Oro è stato Del Piero, autore sabato a Milano della rete numero 179 in maglia della Juventus: nessuno come lui nella storia del club bianconero.

domenica 23 maggio 2010

Ranking Uefa, grazie Mou e Pranda. Serve un patto italiano per riprendersi un posto al sole in Europa

Grazie alla vittoria dell'Inter in Champions League, un trofeo che le mancava addirittura dal 1965, l'Italia mette la freccia sulla Germania nel ranking Uefa, riprendendosi il terzo posto, anche se la benzina è finita. La distanza di sicurezza è praticamente inesistente: i club teutonici restano a 64,207, quelli italiani si portano a 64,338, una graduatoria alla quale la Fiorentina, dietro all'Inter, ha contribuito pesantemente a costruire, rispettivamente con un coefficiente 24,0856 (11esimi) e 34,0856 (primi). La Coppa dalle Grandi Orecchie torna in Italia (mancava dal 2007, Milan) ai krucchi resta quella della grande pancia rimpilzata di wurstel e crauti del pingue pensionato Ovrebo e delle nefandezze del suo assistente Nebben. Tut mir leid, Bayern! Grazie Mourinho e (ovviamente) grazie Prandelli, due allenatori che la prossima stagione non siederanno più sulle rispettive panchine, oltre che alle due squadre, per aver contribuito a tenere alto il ranking dei loro club e di conseguenza quello dell'Italia. Una bella pernacchia anche all'Uefa della sacra allenza franco-tedesca (guarda caso le due nazioni inseguitrici ndr), oltre che ai tedeschi in senso stretto, ma solo per pochi mesi, visto che a partire dalla prossima stagione i club teutonici scarteranno meno punti del 2005/06 di quelli italiani, presentandosi alla griglia di partenza nuovamente al terzo posto (53,770 vs 48,981). Il sacrificio della Fiorentina è costato caro, nonostante i gigliati ora siano 24esimi nel ranking per team (partendo addirittura 20esimi nella prossima graduatoria, che potrebbe garantire un posto da testa di serie in una competizione europea nell'edizione 2011/12, visto che la Fiorentina scarterà i pochissimi punti del 2005/06): all'Inter allora il compito di difendere la pesante cambiale, a Roma, Milan e sperando anche nella Sampdoria non testa di serie nei playoff Champions (lo sarebbe solo se saltassero nel terzo preliminare per le squadre 'piazzate' ben quattro team che la precedono nel ranking e potrebbe pescare, tra le altre, brutti clienti come Werder Brema, Tottenham e Siviglia, ma anche avversari non facilissimi come Ajax, Celtic Glasgow, Zenit di San Pietroburgo, Dinamo Kiev e Fenerbahce) di onorare bene la competizione, ma anche a Palermo, Napoli e Juventus (quest'ultima attesa da un doppio preliminare ndr) nella cosiddetta coppa minore, spesso snobbata e vista quasi come una zavorra, l'Europa League, dove invece le tedesche si comportano tendenzialmente molto bene e hanno costruito nelle passate stagioni le loro fortune nel ranking. Lontanissimi i tempi in cui l'Italia spopolava in Uefa (addirittura 6 'tituli' in 7 edizioni tra 1989 e 1995, ultima vittoria del Parma nel 1999 ndr). Per un nuovo sorpasso italiano, altrimenti addio a quel quarto posto in Champions, che oltre a regalare una valanga di soldi, conferisce anche tanto prestigio. E ogni tanto mettere qualche altro 'titulo' nella ricca bacheca internazionale italiana, un palmares da 12 Coppe Campioni/Champions League, come la Spagna, 9 Coppe Uefa, oltre a 7 trofei nella defunta Coppe delle Coppe (al pari di Spagna e una lunghezza dietro l'Inghilterra) non guasterebbe. Per riprendersi quel posto al sole in Europa.

giovedì 29 aprile 2010

Ranking Italia compromesso, ecco come la Fiorentina può ancora aiutare i club azzurri in Uefa dall'esterno

Con la vittoria del Bayern Monaco sul Lione è arrivato quel sorpasso che avevamo annunciato della Germania sull’Italia nel ranking Uefa, che tradotto significa perdere un posto in Champions League dalla stagione 2011/12. Prima che l’Inter scendesse in campo a Barcellona, la Germania era a quota 64,207 contro i 63,910 punti dell’Italia. Un punteggio che sarebbe rimasto se i nerazzurri fossero stati eliminati. Col caso che si è verificato, la sconfitta dei nerazzurri, ma con passaggio del turno di quest’ultimi, l’Italia non ha potuto controsorpassare i teutonici (si è fermata a 64,052), cosa che sarebbe avvenuta solo in caso di pareggio (64,338) o di vittoria (64,481). Il brutto è che stasera entra in gioco l’Amburgo in Europa League, ospite del Fulham dopo aver impattato in casa 0-0: nel caso in cui i tedeschi vengano estromessi con una sconfitta dalla finale, il loro ranking rimarrebbe 64,207, in caso di pareggio con eliminazione 64,374, 64,540 se pareggiano con passaggio del turno, 64,707 in caso di vittoria. Le elevate performance presenti e future dei nerazzurri, oltre a quelle (purtroppo) passate della Fiorentina non garantiscono, insomma, il mantenimento di quel terzo posto nel ranking: tutto passa essenzialmente dai piedi del Fulham, che ha fatto fuori dall’Europa League Roma prima e Juventus poi. L'eventuale vittoria in finale dell'Inter in Champions sul Bayern Monaco può dare al massimo 0,286, facendo arrivare la classifica del nostro paese a 64,338, sufficienti a superare la Germania soltanto se il Fulham riuscirà a vincere la sfida con l'Amburgo. Poi l’anno prossimo si dovranno scartare una bella fetta di punti della stagione 2005/06 (15,357 contro i 10,437 della Germania) e la risalita dell’Italia nel ranking nelle competizioni europee sarà più dura, con le due squadre che al momento sono in lotta per il quarto posto che vale il playoff Champions, la Sampdoria (69esima) e il Palermo (59esima), non saranno teste di serie, rischiando di doversi incrociare con squadre più quotate come la quarta inglese (attualmente Tottenham 30/a, sarebbe meglio Manchester City o Aston Villa, rispettivamente 64/a e 81/a) o spagnola (attualmente il non quotato Maiorca, ma occhio al Siviglia e Villarreal rispettivamente settima e 18/a), la terza francese (attualmente il Lille 41/a, meglio il non quotato Montpellier) o tedesca (attualmente Werder Brema 11esima, seguita da Bayer Leverkusen 46/a, molto meglio il Borussia Dortmund 115/a) o altre da campionati minori ma abituate a partecipare alla Champions. Ma la Fiorentina, anche se non parteciperà alle coppe europee nella prossima stagione (peccato perché sarebbe stata sicuramente testa di serie in Europa League con la sua 23esima posizione, che non verrà quasi per nulla intaccata), può dare il suo contributo alla causa in campionato, fermando il Milan, attualmente terzo, sia per riscattare le due sconfitte con Atalanta e Chievo, ma anche per vendicarsi della gara dell’andata giocata nel ‘ritorno’ (il famigerato recupero slittato due volte) e cercare di arrivare almeno ottava, per accedere in Coppa Italia nella prossima stagione solo dagli ottavi di finale (a questo punto il traguardo minimo obbligatorio, seppure una piccola vittoria di Pirro). Ma soprattutto per far avvicinare Sampdoria e Palermo, che hanno castigato i rossoneri negli ultimi due turni di campionato. Un modo anche per alleggerire il compito dei tanti ex viola sponda blucerchiata (Storari, Pazzini, Zauri, Semioli) e rosanero (Miccoli, Balzaretti, Liverani) accedendo direttamente alla fase a gironi. Il Milan non avrebbe certo problemi a superare un preliminare di Champions giocato sicuramente in posizione di testa di serie contro un avversario di caratura inferiore.

venerdì 16 aprile 2010

Cronoscalata Europa League: Come e quando la Fiorentina può far valere i suoi 'decimi' sulle avversarie

Un divano da due (forse tre) su cui vorrebbero sedersi in quattro. E’ l’Europa League, il traguardo a cui aspira la Fiorentina, anche se al momento è occupato da chi tra Sampdoria e Palermo appaiate a 54 punti sarà costretto ad ‘accontentarsi’ del quinto posto (molto si giocherà nel match al Barbera alla 37esima, andata a Marassi impattata 1-1) e dalla Juventus sesta a quota 51. In attesa che l’altro posto sul divano dell’Europa minore lo liberi la Roma, fresca regina di campionato, estromettendo l’Udinese dalla finale di Coppa Italia (i giallorossi hanno gioco abbastanza facile per il 2-0 dell’andata nonostante che il tutto sia preceduto dal derby di domenica contro una Lazio), il Napoli a 49 fa tappa a Bari già tranquillo, tifando segretamente giallorosso per tramutare il suo attuale settimo posto in una qualificazione ai preliminari della competizione europea. Una speranza condivisa anche da Parma e Fiorentina a 46, attualmente ottava e nona, altrimenti addio velleità europee. Cinque giornate, 15 punti disponibili, altri scontri diretti in programma (Juventus-Parma alla penultima, Sampdoria-Napoli all’ultima giornata), classifiche avulse tra due o più squadre che cominciano inevitabilmente ad intrecciarsi per stabilire posizioni finali in una sfida all’ultima differenza reti. Partiamo, ovviamente, dalla situazione in casa gigliata. Nelle ultime cinque giornate la Fiorentina dovrà fare almeno tre punti in più del Napoli e uno più del Parma: i viola sono infatti in vantaggio con gli azzurri per differenza reti negli scontri diretti (come del resto col Genoa, a quota 45 punti), ma in svantaggio coi ducali, coi quali hanno rimediato solo un punto in due gare. Dannoso per la Fiorentina l’arrivo a pari merito con queste compagini, con gli emiliani in classifica avulsa a quota 8 contro i 4 punti di viola e azzurri: molto magra la consolazione per i gigliati di avere una migliore differenza reti dei partenopei. Molto migliore, sebbene molto più improbabile (anche se più denso di soddisfazioni), l’arrivo a pari punti della Fiorentina con Napoli e Juventus, con gli azzurri leader con 9, viola e bianconeri appaiati a 4 ma coi primi in vantaggio per una differenza reti migliore. Vecchia signora però in vantaggio sui gigliati in caso di un arrivo a due a pari merito. Negativissimo per la Fiorentina un arrivo a tre con Parma e Juventus, coi gigliati sicuramente ultimi. E anche in caso di arrivo a tre con Parma e Genoa che se la giocano domenica, al momento la situazione dei viola non è rosea: ducali a 5, grifoni e gigliati a 4, quest’ultimi con 7 reti fatte e 6 subite. Ma al momento son fuori tutte e tre dal divano europeo. Quant’è intrecciata ‘sta classifica avulsa. Può essere ferro e può essere piuma, ma senza la conditio sine qua non del settimo posto liberato (altamente probabile) si va da poche parti. Una cronoscalata con fotofinish al cardiopalma in cui gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma poi un dolcissimo traguardo: un’Europa League da giocare nella sorprendente quanto meritatissima posizione di testa di serie.

lunedì 12 aprile 2010

Spigolature viola e dintorni: Biscotti, tortini o sanguinacci? Niente prove tv per la Juve, ecco il motivo

SCOMMETTIAMO CHI O COSA? Il 9 aprile, il giorno prima di Fiorentina-Inter su ‘Il Fatto Quotidiano’ c’era un articolo pretestuoso dal titolo ‘Scommettiamo che?’, il giorno dopo arriva 2-2 con continui ribaltamenti di fronte in una gara vera. Il pezzo comincia con una serie di bookmakers che danno quote relativamente basse per la vittoria dell'Inter a Firenze. “Nessuno tra i professionisti del settore scommesse crede davvero che la Fiorentina del fraterno amico di Moratti, Diego Della Valle possa davvero costituire un ostacolo per Mourinho”. Continuando vengono riportate le preoccupazioni di Mario Corsi,conduttore radiofonico romano di Centro Suono Sport, ex militante dei Nuclei Armati Rivoluzionari, organizzazione terroristica di estrema destra attiva durante gli anni di piombo e Antonello Venditti, cantautore di fede romanista del ‘Volemose bbene all’amatriciana’. A parte che proprio amici fraterni non lo sono proprio più negli ultimi anni, ricordiamo che ‘Scommettiamo che’ è una trasmissione televisiva andata in onda prima su Rai Uno dal 1991 al 2003 e riproposta nel 2008 su Rai Due con un quasi immediato de profundis. L’augurio è che non accada anche a ‘Il Fatto Quotidiano’, giornale nato lo scorso settembre sotto il segno d’inchiesta. Sabato biscotti non ci sono stati, speriamo che domenica per il derby capitolino non ci siano i tradizionali sanguinacci, dopo il piccolo aperitivo in occasione del derby del campionato Primavera (colluttazione nel parcheggio del centro sportivo di Formello a mani nude e con bottiglie di vetro, seguita scene da far west coi vetri di una macchina in frantumi).
BISCOTTI E TORTINI Anche a ‘Le Iene’ non potevano esimersi di parlare il giorno prima di biscotti in vista di una combine in campionato tra Fiorentina e Inter, del resto la conduttrice è la first lady romanista per eccellenza. Città che vai usanza che trovi: a Firenze piacciono i cantuccini, si vede che a Roma preferiscono i tortini.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Chissà se a Roma stanno pensando ad offrire una fornitura vita natural durante alla Fiorentina di biscotti per Keirrison, ma a Firenze avrebbero già rispedito al mittente l’offerta appena hanno visto sul container c’era scritto ‘scadenza Carnevale 1993’. Sicuramente è stata gradita maggiormente dai lupacchiotti la papera istantanea dell’estremo difensore dell’Atalanta.
TECNOLOGIA IN BIANCO E NERO Melo era stato graziato dopo la violentissima gomitata che aveva tentato di rifilare ad Odibe in Juventus-Siena, anche Camoranesi ha beneficiato dello stesso trattamento per un colpo proibito più o meno simile ai danni di Conti, a cui si aggiunge una manata in area di Chiellini a Dessenain Juventus-Cagliari. Niente prova tv però per la Lega Calcio, ed ora se ne capisce anche il perchè: le telecamere e i monitor all’Olimpico sono in bianco e nero.

giovedì 8 aprile 2010

Spigolature viola e dintorni: Inter-cettazioni, Lega aruspice viola?

INTER-CETTAZIONI Ne abbiamo sentite tante e tante ne continueremo a sentire. “Fiumi di Parole” per dirla alla maniera dei Jalisse (chi???). Tra chi aveva addirittura un addetto agli arbitri (Meani per il Milan), chi intercetta e pedina i propri giocatori (Inter) come nel caso Vieri, che fa causa alla sua ex squadra e alla Telecom (di un certo ‘amico’ nerazzurro Trochetti Provera), chiede la revoca dello scudetto vinto "a tavolino" dall'Inter nel 2006 e la sospensione dalle cariche di Presidente e Vice Presidente dei nerazzurri. La Juventus addirittura chiede la revisione della sentenza post Calciopoli per tutelare la propria gloriosa (?) storia. Chi è stato intercettato e chi no, chi ha pagato e chi no. Dopo tanti colpi di telefono, quella voglia matta di un bel colpo di spugna. Qualunque cosa accadrà continuerà a risuonare il leitmotiv “quelli che ben pensano” di Frankie HI-NRG MC “Il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili”. Capitalismo all’amatriciana docet.
LEGA ARUSPICE VIOLA O ALTRO? In campionato è stato disposto per la 36esima giornata da parte della Lega Calcio l’anticipo di Milan-Fiorentina dal 2 maggio al 1 maggio alle 20.45. In origine si sarebbe dovuto attendere le gare di ritorno, dopo tanti rinvii e piccoli aggiustamenti, delle due semifinali tra Fiorentina e Inter da una parte e di Udinese e Roma dall’altra, per determinare quale delle due finaliste avrebbe anticipato al sabato nel turno di campionato in vista della finalissima a Roma del 5 maggio. Che la Lega dia già per scontato l’approdo dei viola in finale, o si tratta dell’ennesimo magheggio del rossonero Galliani? Ricordiamo che le ultime due gare devono giocare tutte alla stessa ora (no more adjustaments available).
PREZIOSI TOY STORY Avrebbe voluto acquistare in passato la Fiorentina, ha scartato quando aveva il Como nientemeno che Messi. Come dire aveva la playstation e doversi accontentare dei Gormiti.

mercoledì 31 marzo 2010

Spigolature viola e dintorni: Juviola ahahah e grazie Coppa Italia da asporto

JUVIOLA? AHAHAH! Secondo fiumi d’inchiostro dal Piemonte, Prandelli doveva passare a fine stagione alla Juventus portandosi dietro Gilardino, Vargas, Santana, Pasqual e Gobbi (ovviamente). Ma non solo, anche il ds Corvino e i Della Valle erano in procinto per partire alla volta di Torino, con l’alter ego di Mario Ciuffi zebrato pronto a giugno a mettere la sciarpa bianconera alla nuova dirigenza della Vecchia Signora. Poi in un pomeriggio il big domino rally che ha scombinato i piani di una dirigenza (o diligenza visti gli assalti in stile far west degli ultime mesi). A ciascuno la guida che si merita.
GRAZIE COPPA ITALIA DA ASPORTO Sono cambiate di continuo per la Fiorentina e non solo, le date della Tim Cup, dopo lunghi rinvii e piccoli aggiustamenti, col ritorno della semifinale con l’Inter fissato al 13 aprile. Vediamola con ottimismo: il tavolo di discussione per un eventuale rinnovo del contratto di Prandelli potrebbe effettuarsi un giorno prima. Con questi chiari di luna tutto fa brodo.
PIER LUIGI, SEI STATO SELEZIONATO! Collina presto nuovo designatore Uefa. Se la Fiorentina sarà in una competizione europea nella prossima stagione, non potendo più avere Ovrebo come arbitro, stia tranquilla: ci sarà Rosettì, il suo cugino francese, per un nuovo magheggio a favore di una tedesca.

domenica 28 marzo 2010

Non passiamo dal poker alla roulette russa

Continua la partita di poker tra la proprietà e il tecnico della Fiorentina. Ogni giorno che passa ormai si sprecano rilanci e controrilanci, con le ultime posizioni di Diego Della Valle e di Prandelli che hanno sempre più il sapore di gelo, se non di rottura definitiva. L’argomento della discussione è sempre il contratto del tecnico di Orzinuovi che scade nel 2011 e per il quale a chiare lettere l’allenatore viola prima della trasferta col Napoli ha espresso la sua disponibilità a rinnovare per i prossimi cinque anni. Dall’altro canto per bocca dei Della Valle, Andrea dopo la gara col Genoa e Diego dopo la sconfitta col Catania, la consapevolezza che Prandelli ha un legame per un’altra stagione a Firenze, la volontà di continuare a portare avanti quel progetto che punta a lottare per un piazzamento per una competizione europea, investire sui giovani come è stato fatto nell’ultima sessione di mercato e come verrà fatto in futuro, senza che tutto questo significhi ridimensionamento, col progetto finale di arrivare a lottare per lo scudetto. Quasi una posizione di irrigidimento da parte del patron viola, che avrebbe voluto che il tecnico viola dichiarasse apertamente di respingere al mittente le continue lusinghe sottotraccia che continuano ad arrivare da Torino sponda Juventus e quella da Coverciano per il dopo Lippi alla guida della Nazionale. Una sorta di ultimatum per capire esattamente da che parte sta Prandelli, molto diplomatico nel rispondere di sentirsi onorato ad essere nelle mire di grandi club, ribadendo ancora che i contratti vanno rispettati e che per il prossimo anno il tecnico sulla panchina viola sarà sempre quello attuale. Per i Della Valle la volontà di andare avanti, almeno per un’altra stagione, cosa che Prandelli non sembra gradire: la cortina di fumo al tavolo verde continua, insomma, a permanere. Dopo le tre carte del flop e quella del turn, in cui Prandelli ha fatto capire chiaramente di avere anche altri sogni, ma allo stesso di essere pronto ancora a discutere con la dirigenza, si attende ora l’ultima, il river, che a questo punto sarà scoperta ormai non prima della semifinale con l’Inter. Sperando che non sia troppo tardi. E che la prossima piena non faccia troppi danni. Soprattutto per tutti i tifosi di fede viola che più che parteggiare per una parte o per l’altra, si augurano che questo continuo gioco al rialzo non si trasformi in una roulette russa. Ci sono ancora otto gare di campionato da giocare, e soprattutto, un posto in Europa (League) ancora tutto da conquistare.

giovedì 25 marzo 2010

Spigolature viola e dintorni: SVentura e tradizione mon amour

DICHIARAZIONI DI SVENTURA La conduttrice televisiva nonchè showgirl italiana Simona Ventura durante l’ultima trasmissione “Quelli che il calcio” dubitava sull’età dell’attaccante della Fiorentina Babacar, che ha compito il 17 marzo le sue 17 primavere. “Ne avrà 25!”. Per la platinata aspirante Raffaella Carrà de noattri, nata il 1 aprile del 1964, a stretto giro ne arrivano 46. Questo non è un pesce d’aprile, come tutte le riparazioni alla sua ‘carrozzeria’ che ha dovuto sostenere per gli inevitabili smottamenti dell’età. S.V. Simona Ventura (Senza Voto o Signora Vecchia?). Ai bisturi l’ardua sentenza.
TRADIZIONE MON AMOUR (1) Continua a far discutere la norma antibestemmie, con scintille tra il sindacato mondiale calciatori e il Coni. Secondo la FifPro la possibilità di espellere chi pronuncia parole blasfeme ricorrendo anche alla prova televisiva è una "violazione, i giocatori hanno il fondamentale diritto di esprimersi". Secca la replica del presidente Giovanni Petrucci "Persa un'occasione per tacere". In merito a quest’ultimo forse alla Fifpro verrebbe da dire ‘persa un’occasione per andare in pensione’, dopo una militanza nelle massime sfere dei settori dirigenziali sportivi italiani dal 1977.
TRADIZIONE MON AMOUR (2), VIVE LA (CONTRE)REVOLUTION Il presidente dell’Uefa Micheal Platini punta tutto più sul fattore umano che sulla tecnologia per risolvere le controversie arbitrali. Il presidente della Fifa Joseph Blatter addirittura vorrebbe abolire il fuorigioco come semplificazione delle controversie: l’uomo di Visp pensa di fare così un servizio alla Uisp. Prandelli, a precisa domanda del sottoscritto in sala stampa in materia “Senza fuorigioco il calcio sarebbe imprevedibile e si ripartirebbe da zero. La tecnologia prima o poi arriverà nel calcio. Ci vorrà forza da parte dei club importanti perché se poi vincono le partite non ci saranno ombre sui loro successi”. Ma per ora vince sempre l’Atletico Gattopardo.

giovedì 18 marzo 2010

Viola e Inter nei top club d’Europa. Tra piccole consolazioni e speranze

La Fiorentina è stata raggiunta dall’Inter al sesto posto del coefficiente Uefa per club 2009/10: entrambe sono a quota 23.8000, con 21 punti a testa (12 per i viola conquistati grazie alle 6 vittorie più i 9 di bonus, mentre i nerazzurri grazie alla qualificazione ai quarti di Champions con la doppia vittoria col Chelsea ne contano 10 come bonus, proprio come il Bayern Monaco, che ha estromesso negli ottavi come tutti tristemente sappiamo, ormai, i viola, e che sono settimi a quota 21.9832 con 19 punti. A parziale consolazione dei viola il ranking 2010, che somma i punteggi degli ultimi cinque anni, con un totale di 63.582, che vale il 22esimo posto, con una probabile ascesa di altre 3-4 posizioni in quello del 2011 (in quello del 2009 era 44esima ndr). Tradotto: la possibilità di essere testa di serie e di trovare avversarie sulla carta più abbordabili in una competizione europea il prossimo anno – quasi impossibile agguantare il quarto posto che vale i preliminari Champions, arduo ma plausibile l’Europa League attraverso una risalita in campionato o attraverso l’approdo in finale di Coppa Italia contro la Roma. Ma intanto l’Italia deve essere onorata dal fatto che la Fiorentina prima e l’Inter poi, hanno impedito, per il momento, il superamento della Germania nel Ranking Uefa 2010 per nazioni che costerà presto un posto in Champions (magari scongiurandolo per un altro pò sconfiggendo il Bayern se dall'urna di Nyon uscirà la pallina dei biancorossi). Alla Juventus, allora, che ha avuto il demerito di essersi fatta eliminare (o per meglio dire, umiliare, come è accaduto due volte al Milan contro il Manchester United in Champions) nella fase a gironi dai bavaresi, il compito di rimediare in Europa League nel ritorno col Fulham (magari senza perdere), approdando ai quarti e cercando di fare più strada possibile, mettendo i bastoni tra le ruote alle teutoniche Werder Brema e Amburgo, le finaliste quasi ‘designate’. A meno che non capitino altre Ovrebate alla Vecchia Signora (un gol in fuorigioco durante Juventus-Bordeaux nella fase a gironi questa stagione sempre ad opera della pluripremiata ditta di merende Ovrebo-Nebben ndr). I viola sicuramente non si dimenticano l'espusione affrettata di Gilardino al Gerland contro il Lione dello scorso 16 settembre. Ah, dimenticavo, la Francia è quinta nel ranking per nazioni...

martedì 16 marzo 2010

Spigolature viola e dintorni: Il perché delle assenze dei vertici del calcio al Franchi e della grazia a Melo

GOMITATE E MANATE, PENE SVARIEGATE Più mena Melo, la squalifica arriva meno. O meglio non arriva proprio. La violenta gomitata di Felipe ‘Meno’ ops Melo ai danni di Odibe, che per fortuna di quest’ultimo non centrato bene il bersaglio, ovviamente non è stata sanzionata da provvedimenti disciplinari sul campo e ovviamente nemmeno dalla prova tv (del resto quell’immagine non c’era tra quelle fornite dalla Lega Calcio). In serie B la gomitata rifilata da Consonni a Fissore in Grosseto-Mantova è costata al primo tre turni di squalifica (la sua vittima è stata poi squalificata per un turno per minacce ad avversari, rilevate dal quarto ufficiale), così come la manata di Leon del Torino a gioco fermo su Miramontes dell’Ancona, punita con altrettante giornate. Da segnalare che si continua ad espellere giocatori per espressioni blasfeme (può esser giusto), più o meno a discrezionalità della tecnologia applicata al calcio, più o meno come per il gioco violento. Ci sono atleti di Cristo come il brasiliano che mai si permetterebbero di proferire improperi, ma che picchiano come fabbri, guardando bene semmai a porgere anche l’altro gomito anziché l’altra guancia, sapendo forse di farla spesso franca.
VERTICI FREDDOLOSI E UN PO’ GUFI Vento gelido e nevischio durante Fiorentina-Bayern, il presidente della Figc Abete, a Firenze visto un suo impegno a Coverciano per il giorno dopo, per ha preferito vedere il match comodamente in tv in albergo “anche per far vivere ai Della Valle un match importante in un clima meno istituzionale e dunque più emotivo”, invece, il presidente dell’Uefa Platini doveva dare il calcio d’inizio il 10 marzo, il giorno dopo la sfida del Franchi, una partita amichevole a Nyon per la celebrazione del rinnovo del quartier generale dell’Associazione delle Leghe Calcio Professioniste Europee con tanto di premiazione per il grande numero 10 francese: un clima sicuramente più friendly, oltre a temperature più miti rispetto alla morsa di gelo in Riva d’Arno (che ha dato seri problemi di rientro anche al sottoscritto dopo la vittoria viola più amara). Il presidente della Fifa Blatter invece aveva dato appuntamento all’amministratore delegato della Fiorentina Mencucci per i quarti di finale di Champions: che sia stato un po’ gufo?
CONFRONTO TECNICI-DIRETTORI DI GARA? ARRIVEDERCI All’incontro fra arbitri, presidenti ed allenatori delle società di serie A dello scorso 12 marzo, tra i tecnici, c’era solo il rossonero Tassotti, vice di Leonardo, che ovviamente se n’è andato quasi subito. Guarda caso, il Milan giocava la domenica in posticipo col Chievo, come avrebbero fatto le altre squadre a mandare i propri tecnici o anche i loro vice quando ad esempio Catania e Inter giocavano quella sera o Napoli e Fiorentina il giorno dopo? Visto che la prossima settimana c’è il turno del mercoledì, perché non rimandare a quella ancora successiva? Tra i tecnici assenti ci saranno al massimo quelli della Juventus e dell’Inter, giustificati solo se accederanno rispettivamente ai quarti di finale di Champions e Europa League.

5pigolature viola: Il futuro di Rosetti e non solo

FUTURO DI ROSETTI Farlo riposare per un po’, e prima di andare ai Mondiali, fargli arbitrare la finale di Coppa Italia tra Roma e Fiorentina, se i viola riusciranno ad approdarci (magari anche eventualmente dopo un do ut des con l’Inter tra l’11 e il 14 aprile…). Dopo che il fischietto torinese, che evidentemente simpatizza per una strisciata del nord non della sua città ma che ha un mal comune senza gaudio tra gigliati e giallorossi, è stato ricusato da entrambe le dirigenze, l’imparzialità totale dovrebbe essere garantita. O forse no?
QUESTIONE DI METRI Mourinho recentemente ha detto che le aree di rigore delle avversarie della Juventus sono di 25 metri, chissà se dopo Fiorentina-Milan non penserà che quelle degli avversari viola non siano quelle piccole controllate dai portieri.
CASMS Il comitato anti spostamento massa supporter, pur considerando la partita del 6 marzo tra Fiorentina e Juventus ad alto rischio, ha rimandato decisioni in merito a divieti (già disposto invece il divieto di accesso per i tifosi ospiti alle partite Bologna-Napoli e Inter-Genoa del giorno dopo ndr). Porte chiuse o accesso solo ai tifosi ospiti nel caso che i supporter gigliati gettino qualche minicicciolo all’Olimpico contro la Lazio nel tempio delle bombe carta? Oppure da Roma si aspettano eventuali contestazioni dei tifosi viola lunedì prossimo a Coverciano al ritiro degli azzurri?
UN CALCIO TECNOLOGICO PER LA RELIGIONE Da oggi, chi bestemmia in campo sarà sanzionabile anche con la prova tv. Entra in vigore, infatti, la nuova normativa approvata dal Consiglio federale nella seduta del 9 febbraio scorso che sanziona l'uso di espressioni blasfeme da parte dei tesserati durante le partite. C’è è stato già colpito da questa sanzione come il sottoscritto, chi invece continuerà ad non rispettare arbitro con reiterati o le caviglie o addirittura l’incolumità degli avversari senza neanche incorrere in un cartellino giallo(rosso). Lunga vita alla religione, per la quale sono state fatte e si fanno tuttora guerre ‘sante’, lunga vita del buio della ragione. Il tutto rigorosamente a telecamere e quindi moviole spente. A Wimbledon, tempio della tradizione, sono meno bacchettoni.
NUOVA VERSIONE DEL GESTO DELL’OMBRELLO Dopo aver segnato in Fiorentina-Milan, sia Huntelaar che Pato hanno pensato bene di rivolgere ai tifosi viola il classico gesto dell’ombrello, ma non tanto per schernirli sul risultato ribaltato nel finale, ma a tutela dei gigliati il cui stadio è scoperto per 3 settori su 4. “Portate l’ombrello in caso di pioggia o se non piove regalatelo a Rosetti”. Peccato che allo stadio si possa entrare solo con l’impermeabile…

Spigolature, incaz…… viola e dintorni: Il futuro di Ovrebo

SCANDALOSA la terna ‘arbitraria’ composta da Ovrebo e i suoi collaboratori Hollen e Nebben (o meglio degni compagni di merende visto le dimensioni XXL del direttore di gara?) per gli orrori nel match tra Bayern e Fiorentina, evidentemente esecutori di un mandante non troppo occulto: forse sarà anche un caso che uno dei potentissimi membri della commissione arbitrale sia un tedesco (Volker, ex arbitro, alla sua ultima direzione nel 1986 fece vincere il campionato tra le polemiche guarda caso al Bayern Monaco anzichè Werder Brema, ora è presidente dalla commissione arbitrale della Deutsche Fussball Bund addirittura dal 1995 ndr) e che il presidente dell’Uefa sia un francese (Platini), guarda caso due nazioni che occupano il quarto e quinto nel ranking Uefa, alle spalle dell’Italia, con la prima che ha ancora un posto in meno (ma non dalla stagione 2011/12) nella Champions che assicura fior di milioni a chi vi partecipa. Dopo tante battaglie nel corso della storia, a livello politico, tra due grandi nazioni europee, una santa alleanza calcistica. Avanti a braccetto Francia e Allemagna, purchè se magna…
OMERTA’ sul sito del Bayern nelle (non) dichiarazioni dei giocatori sulla rete irregolarissima di Klose, stessa solfa sul sito dell’Uefa, obiettività generalizzata su tutta la stampa sportiva, giornali tedeschi inclusi (come avete potuto leggere) che in quella francese (L’Equipe e France Football, tranne Le Parisien, che parla di sospetto fuorigioco!). E questo la dice lunga.
FUTURO DI OVREBO fargli arbitrare tutte le gare della prossima edizione della Coppa d’Africa: o corre, arbitra bene indi dimagrisce, sennò finisce nel calderone, come nella canzone ‘Parco Sempione’ di Elio e le Storie Tese come da lyrics “quella che cucinava/l’esploratore in pentola”. Drogba, che continua ad inseguirlo dalla semifinale contro il Manchester United, ha l’acquolina in bocca e digrigna i denti… In caso che il cotechino scandinavo non voglia andare nel Continente Nero, preparare overdose di sibutramina.

Spigolature viola e dintorni

A Napoli, in occasione della sfida con la capolista Inter, sono previste sugli spalti migliaia di maschere di Collina in segno di protesta contro il designatore arbitrale, nonché dei veli da bianchi da stendere pietosamente sui direttori di gara. Del resto è carnevale, mai come ora il detto ogni scherzo vale è appropriato. P.S. Che maschera dovrebbero indossare i tifosi viola (al Franchi, visto che a Genova non era loro consentito)? Magari quella di Gilardino, a cui dopo la rete di mano a Palermo nella scorsa stagione sono state annullate 3 reti e non fischiati 12 rigori più o meno solari (Questo purtroppo non è uno scherzo). Un modo per fare avere migliaia di occhi del Gila sull’arbitro di turno, e chissà se il fischietto intimorito non sia almeno un giudice imparziale. Alla ‘casta’ l’ardua sentenza.
A Napoli nella nuova linea metropolitana un vecchio folle canta a squarciagola all’infinito una cantilena difficile da decifrare ma che all’ennesima ripetizione appare chiara anche agli incuriositi uditori forestieri che tendevano l’orecchio: “Roma caput monnezza”. Difficile capire se si trattasse di uno dei Vecchi Lions, ma questo folle un certo Erasmo da Rotterdam lo avrebbe sicuramente elogiato, visto le decisioni centrali che vengono prese da organi discutibili nonché liberticidi per le mete dei tifosi.
La Federcalcio ha messo al bando le bestemmie, profilando addirittura il cartellino rosso per gli 'smoccolatori' in campo: il sottoscritto, in un torneo di calcio a 5 di qualche anno fa, è stato ammonito per un episodio del genere. Un anno fa il selezionatore azzurro Lippi le aveva assolte, definendole, "un intercalare tipicamente toscano". Essendo intercalarmente toscano al 100%, mi sento protetto e tutelato dal ct campione del mondo in carica.