venerdì 29 giugno 2012

Lodeiro, l’erede di Montolivo a costo zero

Dall’Ajax non potrebbe giungere soltanto l’attaccante Mounir El Hamdaoui per la modica cifra di un milione di euro circa (un terzo di quanto sarebbe stato pagato lo scorso gennaio), ma nelle ultime ore è tornato in quota il nome di Nicolás Lodeiro, centrocampista uruguaiano (già in nazionale maggiore dal 2009) che viene utilizzato prevalentemente come regista, una pedina che manca nello scacchiere della Fiorentina dopo la partenza di Riccardo Montolivo. Oltretutto il classe 1989 è in imminente scadenza di contratto coi lanceri ed il suo procuratore sta cercando da tempo di portarlo in un club italiano di almeno media caratura. Dotato di un piede sinistro preciso e potente, è abile sui calci piazzati ed ha un buon senso del gol. Del resto per Francesco Lodi il Catania, oltre a chiedere molto, non sarebbe troppo intenzionato a fare affari col club gigliato, al momento, visto la recente partenza verso Firenze dell’allenatore Vincenzo Montella.

giovedì 28 giugno 2012

L’ottavina da cui ripartire (e da integrare)

Nastasic, Camporese, Cassani, Pasqual in difesa, Behrami e Lazzari a centrocampo, Cerci e Jovetic in attacco: sono questi gli otto giocatori sui quali la Fiorentina, al momento, intende ripartire nella prossima stagione. In porta se non arriverà Viviano, per il quale c’è stato un raffreddamento nelle ultime ore, dovuto però soltanto alle eccessive pretese del Palermo per rilevarne la comproprietà (o il diritto di riscatto obbligatorio per la compartecipazione), sarà data piena fiducia a Neto, altrimenti il brasiliano sarà ceduto. In difesa il primo acquisto è stato il giovane Hegazy, si attende solo l’ufficializzazione a parametro zero di Roncaglia. Se in attacco ci sono grossissime chance di acquistare El Hamdaoui a prezzo di saldo (un affare che conviene pure all’Ajax), a centrocampo è il reparto maggiormente da rimpinguare, con Cigarini (scambio con Gamberini), Parolo (ecco come si può superare il Parma) e magari quel metronomo (oltretutto eccezionale sui calci da fermo) che ha lanciato Montella a Catania, ovvero Lodi (attendere prego sbollitura di Pulvirenti post addio dell’aeroplanino e che la quotazione cali), oppure Lodeiro a costo zero dall’Ajax (che ha le stesse caratteristiche oltre che 6 anni in meno).

mercoledì 27 giugno 2012

Diamanti e Ramirez, e pensare che erano nostri o quasi

Giocano appena al di là dell’Appennino, a Bologna, ma la Fiorentina li ha avuti e lasciati, oppure avuti in mano. Trattasi rispettivamente dei vari Alessandro Diamanti e Gaston Ramirez. Il primo venne preso dal Prato a gennaio 2003, quando la Fiorentina si chiamava ancora Florentia Viola dopo l’annus horribilis del fallimento e conseguente ripartenza dalla C2: tre apparizioni in prima squadra e una breve esperienza al Torneo di Viareggio prima che nell’estate venne deciso di non esercitare il diritto di riscatto del classe 1983 dovute a perplessità sulle sue condizioni fisiche (due episodi di pneumotorace). Dopo le esperienze di Prato, Albinoleffe, Livorno, West Ham e Brescia, si è affermato a Bologna, che ora detiene il 100% del suo cartellino in virtù di averlo recentissimamente strappato alle rondinelle alle buste per 260mila euro (i rossoblu avevano scritto 3,36 milioni mentre i lombardi 3,1, dopo averne pagato la metà un anno fa solo 1,5 milioni di euro ndr). Non male accaparrarsi questo fantasista per meno di 5 milioni (meno di quanto è costato complessivamente Lazzari ndr), quello che considerato uno dei 14 azzurri di Prandelli all’Europeo in corso. Uno che il presidente Guaraldi si tiene stretto (per il prossimo campionato) o per il quale chiederà (giustamente) la luna. Stesso discorso vale per l’uruguaiano, un vero e proprio pallino dell’ex ds Corvino, che giovedì 25 agosto 2011 sarebbe stato viola se un certo Felipe non avesse puntato i piedi e Gilardino avesse anticipato la sua partenza sotto la Lanterna per ritrovare la luce: solo in quel caso i gigliati avrebbero avuto i proventi per assicurarsi il talentuoso classe 1990, uno che per prenderlo un anno fa bastavano 10 milioni ed ora ne servono il doppio. Senza offertissime (che non giungeranno certo da Firenze), se li godrà ancora Stefano Pioli, ex difensore viola che ha fatto vedere buone cose sulla panchina del Bologna, che nell’ultimo derby dell’Appennino sconfisse per 2-0 i gigliati proprio grazie alle loro prodezze (davvero pregevole quel colpo di tacco dell’uruguaiano).

domenica 17 giugno 2012

Miani a FN: “Salifu tornerà alla Fiorentina ancora più forte”

Luciano Miani, ex centrocampista della Fiorentina nella metà degli anni Ottanta, è stato intervistato da Fiorentinanews.com per commentare il passaggio in prestito di Amidu Salifu al Catania (con diritto di riscatto per gli etnei e controriscatto per i viola), dopo esser stato il suo mentore a Vicenza: “L’ho cresciuto per 2 anni quando al Vicenza non poteva esser tesserato perchè ancora troppo giovane. E’ un ragazzo eccezionale, imparò subito l’italiano, sa abbinare qualità e quantità. Sono contento che sia venuto a Firenze dove è cresciuto ancor di più, prima con la Primavera che ha contribuito a portare in alto, e poi stabilmente in prima squadra con Delio Rossi, quando questa era in un momento tutt’altro che facile. Ora l’esperienza a Catania, dove potrà trovare ancora più spazio, credo che sarà positiva, comunque la Fiorentina ci punta e fa bene, visto che si è tutelata col controriscatto”.

sabato 16 giugno 2012

Allievi Nazionali ed una sconfitta indolore: viola contro la Sampdoria in semifinale

Gli Allievi Nazionali della Fiorentina, anche se nel pomeriggio di ieri hanno perso con il Catania per 2-0, essendo arrivati primi nel proprio gruppo con 6 punti, domani alle 17.30 a Torrita di Siena andranno ad affrontare in semifinale la Sampdoria, squadra arrivata seconda nel Gruppo 1 dopo la sconfitta per 2-1 con l’Inter, che invece affronterà l’Empoli (2-2 coi campioni uscenti del Milan, 4 come il Catania contro il quale ha vinto lo scontro diretto). Le quotate squadre della capitale, Roma e Lazio, impattano 1-1 eliminandosi a vicenda.

venerdì 15 giugno 2012

Padovan a FN: “I Della Valle vogliono lasciare la Fiorentina per investire nella Roma e vi spiego perché”

Giancarlo Padovan, ex direttore di Tuttosport, attualmente collaboratore de “Il Fatto Quotidiano” e “Ilvostro.it” è convinto chei Della Valle stanno per uscire dalla Fiorentina per entrare nella Roma. In esclusiva a Fiorentinanews.com il giornalista evidenzia i due principali motivi di queste sue convinzioni: “Al momento i Della Valle non stanno cercando acquirenti, ma l’intenzione è quella di uscire. Non sanno come fare, ma negli ultimi due anni il loro disimpegno è sotto gli occhi di tutti. Le mie convinzioni si basano da quanto emerge dal mondo economico-finanziario, l’intenzione è quella poi di investire nella Roma, sia come società di calcio che come in opere in città, come per esempio per il Colosseo. La quota detenuta di Unicredit è in parte in toto riconducibile a questa loro intenzione: non so se prenderanno la Roma, ma se investissero nel club giallorosso ovviamente dovrebbero lasciare laFiorentina“.

giovedì 14 giugno 2012

Montella, quella doppia remuntada tanto piaciuta e le avances di Mencucci


Vincenzo Montella è adesso con tutti i crismi il nuovo tecnico dellaFiorentina, dopo l’esperienza parziale sulla panchina della Roma e quella totale su quella del Catania. Ripercorriamo il percorso tecnico dell’aeroplanino, che da giocatore ha infilzato spesso e volentieri i gigliati con le sue reti.
UN QUASI TITUTO SUBITO Alla prima da allenatore coi Giovanissimi Nazionali della Roma, nella stagione 2009/10, Montella ha sfiorato la vittoria, arrendendosi solo in finale contro il Milan, battuto per 3-0. Nella stagione successiva, sempre sulla stessa panchina giallorossa, ha ingaggiato una sfida a suon di vittorie contro la Fiorentina di Guidi, prima di prendere il posto di Ranieri, con la sua squadra che giunse in vetta al girone E con 79 fatti punti su 84, appena uno in più dei viola, che persero proprio in casa dalla Roma di Montella per 2-1. Nella gara di ritorno, quando l’aeroplanino già era planato in prima squadra, i gigliati vinsero 3-0, compiendo poi l’impresa di vincere lo scudetto, liquidando, alle finali nazionali, pure i giallorossi.
SALTO TRIPLO E DOPPIA RIMONTA Dopo le dimissioni di Ranieri Montella approda in prima squadra della Roma quando mancano ancora 13 gare di campionato compiendo un triplo salto mortale, passando da allenare i classe 1996 a Trigoria a sedersi sulla panchina dell’Olimpico guidando campioni del calibro di Tottie e De Rossi. 24 punti (1,85 a gara), frutto di 7 vittorie, 3 pareggi ed altrettante sconfitte (20 reti fate e 16 subite), con la sua squadra che alla fine si classficherà sesta e sarà eliminata nella doppia semifinale di Coppa Italia contro l’Inter (0-1 in casa, 1-1 a Sa Siro) . Addirittura fa il suo esordio in Champions nel ritorno degli ottavi di finale, con una sconfitta per 3-0 in casa dello Shakhtar Donetsk, dopo che Ranieri aveva già compromesso la qualificazione con la sconfitta all’Olimpico. Contro la Fiorentina al Franchi rimonta per due volte i gigliati (un 2-2 in cui Totti segna le sue prime reti a Firenze).
RECORD BATTUTO E ALTRA DOPPIA RIMONTA A Catania Mihajlovic, entrando in corsa nel 2009/10, aveva raggiunto 45 punti (36 punti in 23 gare, 1,56 a match), mentre l’annata successiva Simeone con la stessa modalità aveva superato di un punto l’ex allenatore viola. La scorsa stagione Montella ne ha totalizzati 48 (1,26 a gara), facendo così il record di punti in A per gli etnei, che alla fine chiudono la stagione all’11esimo posto dopo aver provato timidamente a correre per l’Europa League. 11 vittorie, 15 pareggi e 12 sconfitte, 47 reti fatte e 52 subite lo score in campionato, gioco spumeggiante, qualche big schiantata (chiedere all’Inter, bloccate in casa Juventus e Milan). Un’altra doppia rimonta al Franchi, mentre al Massimino la vittoria di misura su calcio di rigore regalato da Gamberini. In Coppa Italia vittoria al terzo turno sul Brescia per 2-1, salvo poi farsi beffare in casa al 90’ dal Novara (2-3) al quarto turno. Amico del 4-3-3, non è però un integralista dei moduli, come ha già fatto capire dalle sue prime dichiarazioni in viola, col suo Catania che ha messo in campo anche col 3-5-2, schema gigliato del 2012.
LE AVANCES DI MENCUCCI “Lo stimo molto, sta facendo benissimo a Catania. Però è stimato anche da altre squadre ancora più importanti della Fiorentina“. Parole e musica di Sandro Mencucci, amministratore delegato viola dello scorso 13 marzo, alcuni giorni prima della manata juventina. La Roma aveva puntato Montella, non c’è stato l’accordo, e alla fine è giunto a Firenze, che a fari spenti lo aveva già messo nel mirino (la conferma di Rossi a quei tempi, prima che succedesse il fattaccio col Novara era tutt’altro che scontata). In bocca al lupo al nuovo tecnico viola.

E se invece De Laurentiis portasse milioni per altri due viola?

Che ad Aurelio De Laurentiis piaccia Stevan Jovetic è indubbio (“Non lo chiedo a Diego Della Valle solo perchè non voglio fargli uno sgarbo”, aveva detto), così è noto che sia in cima alla lista dei desideri del tecnico del Napoli Walter Mazzarri. Il patron dei partenopei sembra essersi convinto che il montenegrino gli costerebbe troppo, praticamente non gli basterebbero i proventi derivanti dalla vendita di Ezequiel Lavezzi (diventata da gennaio a maggio una certezza, dopo che l’acquisto di Edu Vargas prima e la mancata conquista del terzo posto che vale i play off Champions). Solo nel caso di una cessione a peso d’oro (50 milioni) di Edinson Cavani ad una big europea (leggasi Premier League), il Napoli si potrebbe presentare dalla Fiorentina con un bel pacco di milioni (almeno 30). E se il club di De Laurentiis cercasse tutt’altro dalla Fiorentina? ”Rafforzare difesa, centrocampo, aggiungendo l’innesto di un’ala di propulsione”, ha recentemente affermato. Guarda caso ci sono due giocatori che a Firenze rispondono a queste caratteristiche. Per la difesa si tratta di Alessandro Gamberiniper il quale l’agente ha già espresso il suo gradimento, mentre per il ruolo d’esterno il nome è Juan Manuel Vargas. Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2013, non saranno oggetto di rinnovo da parte del club viola, anzi, le intenzioni sembrano essere tutt’altre. Tutti e due sono adatti, specialmente il peruviano, al 3-5-2 marchio di fabbrica di Mazzarri. Con 9-10 milioni al massimo i partenopei si prenderebbero due giocatori che oltretutto hanno esperienze in Europa, competizione che il Napoli giocherà, mentre la Fiorentina avrebbe denaro per ricominciare la ricostruzione.

mercoledì 13 giugno 2012

Finali Allievi Nazionali, solo la Fiorentina in semifinale. Chi possono trovare i viola

Gli Allievi Nazionali della Fiorentina hanno battuto l’Empoli per 2-0 (doppietta di Rosa Gastaldo) nella seconda gara del girone eliminatorio del gruppo 2, salendo a quota sei punti in due gare, dopo la vittoria sul Milan. Il Catania ha impattato coi rossoneri per 1-1 nell’altra gara: l’Empoli resta a quota 3, mentre Milan e Catania si portano a 1. Domani giorno di riposo, si torna in campo venerdì, coi viola di Guidi che affronteranno i siciliani, avendo però già conquistato la matematica certezza della semifinale, oltretutto come primi del proprio gruppo. Nel gruppo 1, Lazio-Sampdoria 0-1 e Inter-Roma 1-1, con la classifica che recita Sampdoria 4, Inter e Roma 2, Lazio 1, mentre nell’ultima giornata della fase eliminatoria si giocheranno Roma-Lazio; Inter-Sampdoria. Tutti sono ancora in corsa per continuare il sogno scudetto, ma solo la Fiorentina ha già staccato il lasciapassare con una gara di anticipo (affronteranno la seconda del gruppo 1).

martedì 12 giugno 2012

Finali Allievi Nazionali, un derbissimo per la vetta. Tutti i risultati della prima giornata

Alle final eight gli Allievi Nazionali della Fiorentina hanno esordito nel migliore dei modi contro il Milan nel gruppo 2, battendo i rossoneri, detentori del titolo, per 2-1 grazie alle reti di Capezzi su rigore e di Gondo. Nell'altra gara del girone, l'Empoli ha travolto per 4-1 il Catania. Domani si torna in campo, coi viola di Guidi che affronteranno gli azzurri in un derbissimo che vale la vetta. Nel gruppo 1, Roma-Sampdoria 0-0 e Inter-Lazio 1-1.

lunedì 11 giugno 2012

Il doppio salto di Fantini, bomber col vizio delle reti promozione

Ricordate Enrico Fantini, protagonista di entrambi gli spareggi col Perugia che valsero ai viola nel 2003/04  il ritorno in serie A? L’ex attaccante della Fiorentina, che ha deciso di chiudere la carriera al Cuneo, sua città natale, nel giro di due stagioni ha portato a suon di reti i piemontesi dalla Serie D alla Prima Divisione Lega Pro. 31 reti la prima stagione, 12 nella seconda, a cui si aggiungono, guarda caso, una rete sia all’andata che al ritorno (pure gli assist del primo e del secondo gol) nella finale play off contro la Virtus Entella. Complimenti al classe 1976 per queste sue doti che gli valgono la palma di mr promozione.

sabato 9 giugno 2012

Una squadra intera di ex viola, obiettivi sfiorati e futuri agli Europei

Nessun calciatore della Fiorentina agli Europei 2012, ma quanti ex viola! Si tratta in pratica di una squadra completa, con pure alcune riserve, compresi gli affari sfumati per poco e alcuni osservati speciali. Partendo dalla difesa dell’Italia, c’è Federico BalzarettiGiorgio Chiellini e Christian Maggio, anche se si potrebbe aggiungere quell’Andrea Barzagli che è stato ad un passo da vestire la maglia viola, se non fosse stato per quella ricca offerta del Wolfsburg. Per non parlare del tormentone dell’estate 2008 Anthony Réveillère del Lione, oppure dell’olandese Ron Vlaar del Feyenoord, per il quale i viola hanno fatto un’offerta troppo bassa. Passando ai centrocampisti, gli ex sono Alessandro Diamanti e Riccardo Montolivo, a cui si potrebbe aggiungere quell’Antonio Nocerino richiamato dalla Juventus quando era in autostrada per Firenze, oppure come quelMiguel Veloso ai tempi in cui militava allo Sporting Lisbona che per poco non estrometteva i viola dalla seconda partecipazione consecutiva alla Champions League, ma anche quell’Ibrahim Afellay, che impressionò molto quando i gigliati affrontarono il PSV Eindhoven in Coppa Uefa. Tra gli attaccanti si potrebbe includere Antonio Cassano, viola per una notte, prima che decidesse di restare alla Sampdoria, oppure il russo Andrey Arshavin, che Corvino aveva in mano dallo Zenit quando Mutu era ad un passo dalla Roma. Infine c’è lo svedese del PSV Eindhoven Ola Toivonen, messo nel mirino dal nuovo direttore tecnico Eduardo Macia. Ma non ci siamo dimeticati di chi guarda i pali, come il portiere del CSKA Moskva, Igor Akinfeev, che piaceva tantissimo all’ex direttore sportivo viola.

mercoledì 6 giugno 2012

Adani a FN: “Roncaglia gratis è un ottimo affare, ma non aspettatevi Maicon. Alla difesa viola serve…”


Facundo Roncaglia rappresenta il primo tassello per la difesa della Fiorentina. La redazione di Fiorentinanews.com ha contattato Daniele Adani, ex viola, attualmente commentatore di Sportitalia per il campionato argentino ed esperto di calcio sudamericano in genere per conoscere meglio questo argentino dal passaporto italiano: ”Nasce come difensore centrale, ma da qualche anno gioca stabilmente come terzino destro. Nell’ultima stagione col Boca Juniors ha avuto un rendimento costante, migliorando anche in fase offensiva, ma non aspettatevi un cursore di fascia alla Maicon. E’ insomma il classico laterale basso ‘bloccato’”.
Quali sono i suoi punti di forza?
“La grande potenza fisica, la capacità di marcare la seconda punta avversaria, ma sa anche andare in pressione sugli attaccanti esterni quando accorciano. E’ un difensore arcigno e brevilineo”.
Secondo lei è pronto per un campionato difficile come quello italiano?
“Direi proprio di si, perché ha 25 anni, non è certo un emergente, anzi ha completato la sua maturazione”.
Oltretutto la Fiorentina se lo prende a parametro zero.
“Direi che prenderlo gratis è stato un ottimo affare”.
 I viola ne hanno però lasciati andare due a fine contratto, come Natali e Kroldrup, puntando molto sui giovani Camporese e Nastasic, oltre che sul veterano Pasqual sulla sinistra. E poi arriverà anche il classe 1991 Hegazy dall’Egitto. Può bastare per il pacchetto difensivo?
“Non conosco Hegazy, i viola fanno molto bene a puntare sui due giovani che hanno fatto vedere già buone cose, ma serve anche un centrale di esperienza, che possa dare quella personalità che serve a giocatori come Gamberini” .

lunedì 4 giugno 2012

Il tempo delle scelte ferme e decise

Nell’ultima settimana di maggio la Fiorentina ha presentato ufficialmente il nuovo direttore sportivo Pradé nonché il nuovo direttore tecnico, che già lavorava nell’ombra da diversi mesi, ovvero Macia. Entro la prima settimana di giugno il club gigliato deve decidere assolutamente chi siederà sulla panchina nella prossima stagione. Che siaMontella, la candidatura più quotata, che sia Zolala cosa importante è che tale decisione venga presa in fretta, adottando nel primo caso un forcing finale col Catania se si ritiene veramente che sia il tecnico giusto. C’è infatti da rifondare una squadra partendo dalle pedine chiave, quei giocatori su cui puntare con decisione e su cui costruire qualcosa intorno per risalire la china di classifiche soporifere. Se ormai si è capito che i giovani avranno un peso specifico maggiore nella rosa della prima squadra, c’è da comprendere se si vuole puntare davvero sul giocatore di caratura tecnica più elevata come Jovetic, il cui rinnovo fino al 2016 dello scorso inverno ha il significato di blindatura e di polizza assicurativa allo stesso tempo. Se può esser giusto prendere in considerazione offerte vere, concrete e soprattutto adeguate (35-40 milioni oppure soldi più contropartite accettabili e funzionali al gioco del futuro allenatore), in concomitanza di una vera e dichiarata intenzione del montenegrino di ambire subito a palcoscenici più prestigiosi, il club viola ha l’obbligo di reinvestire quei proventi per tre pedine di livello, magari avendo già in mente quali, per non farsi invischiare in giochi al rialzo. Se invece Jovetic si sente davvero al centro del progetto e la dirigenza ne è davvero convinta, si facciano cadere nel vuoto tutte le voci senza se e senza ma. Altrimenti l’emorragia di giocatori considerati più rappresentativi (nonché di valutazione elevata) come il leader Behrami (che deve pure ridiscutere il contratto) o giovani ‘vecchi’ Nastasic potrebbe pian piano consumarsi.