mercoledì 31 marzo 2010

Spigolature viola e dintorni: Juviola ahahah e grazie Coppa Italia da asporto

JUVIOLA? AHAHAH! Secondo fiumi d’inchiostro dal Piemonte, Prandelli doveva passare a fine stagione alla Juventus portandosi dietro Gilardino, Vargas, Santana, Pasqual e Gobbi (ovviamente). Ma non solo, anche il ds Corvino e i Della Valle erano in procinto per partire alla volta di Torino, con l’alter ego di Mario Ciuffi zebrato pronto a giugno a mettere la sciarpa bianconera alla nuova dirigenza della Vecchia Signora. Poi in un pomeriggio il big domino rally che ha scombinato i piani di una dirigenza (o diligenza visti gli assalti in stile far west degli ultime mesi). A ciascuno la guida che si merita.
GRAZIE COPPA ITALIA DA ASPORTO Sono cambiate di continuo per la Fiorentina e non solo, le date della Tim Cup, dopo lunghi rinvii e piccoli aggiustamenti, col ritorno della semifinale con l’Inter fissato al 13 aprile. Vediamola con ottimismo: il tavolo di discussione per un eventuale rinnovo del contratto di Prandelli potrebbe effettuarsi un giorno prima. Con questi chiari di luna tutto fa brodo.
PIER LUIGI, SEI STATO SELEZIONATO! Collina presto nuovo designatore Uefa. Se la Fiorentina sarà in una competizione europea nella prossima stagione, non potendo più avere Ovrebo come arbitro, stia tranquilla: ci sarà Rosettì, il suo cugino francese, per un nuovo magheggio a favore di una tedesca.

domenica 28 marzo 2010

Non passiamo dal poker alla roulette russa

Continua la partita di poker tra la proprietà e il tecnico della Fiorentina. Ogni giorno che passa ormai si sprecano rilanci e controrilanci, con le ultime posizioni di Diego Della Valle e di Prandelli che hanno sempre più il sapore di gelo, se non di rottura definitiva. L’argomento della discussione è sempre il contratto del tecnico di Orzinuovi che scade nel 2011 e per il quale a chiare lettere l’allenatore viola prima della trasferta col Napoli ha espresso la sua disponibilità a rinnovare per i prossimi cinque anni. Dall’altro canto per bocca dei Della Valle, Andrea dopo la gara col Genoa e Diego dopo la sconfitta col Catania, la consapevolezza che Prandelli ha un legame per un’altra stagione a Firenze, la volontà di continuare a portare avanti quel progetto che punta a lottare per un piazzamento per una competizione europea, investire sui giovani come è stato fatto nell’ultima sessione di mercato e come verrà fatto in futuro, senza che tutto questo significhi ridimensionamento, col progetto finale di arrivare a lottare per lo scudetto. Quasi una posizione di irrigidimento da parte del patron viola, che avrebbe voluto che il tecnico viola dichiarasse apertamente di respingere al mittente le continue lusinghe sottotraccia che continuano ad arrivare da Torino sponda Juventus e quella da Coverciano per il dopo Lippi alla guida della Nazionale. Una sorta di ultimatum per capire esattamente da che parte sta Prandelli, molto diplomatico nel rispondere di sentirsi onorato ad essere nelle mire di grandi club, ribadendo ancora che i contratti vanno rispettati e che per il prossimo anno il tecnico sulla panchina viola sarà sempre quello attuale. Per i Della Valle la volontà di andare avanti, almeno per un’altra stagione, cosa che Prandelli non sembra gradire: la cortina di fumo al tavolo verde continua, insomma, a permanere. Dopo le tre carte del flop e quella del turn, in cui Prandelli ha fatto capire chiaramente di avere anche altri sogni, ma allo stesso di essere pronto ancora a discutere con la dirigenza, si attende ora l’ultima, il river, che a questo punto sarà scoperta ormai non prima della semifinale con l’Inter. Sperando che non sia troppo tardi. E che la prossima piena non faccia troppi danni. Soprattutto per tutti i tifosi di fede viola che più che parteggiare per una parte o per l’altra, si augurano che questo continuo gioco al rialzo non si trasformi in una roulette russa. Ci sono ancora otto gare di campionato da giocare, e soprattutto, un posto in Europa (League) ancora tutto da conquistare.

giovedì 25 marzo 2010

Spigolature viola e dintorni: SVentura e tradizione mon amour

DICHIARAZIONI DI SVENTURA La conduttrice televisiva nonchè showgirl italiana Simona Ventura durante l’ultima trasmissione “Quelli che il calcio” dubitava sull’età dell’attaccante della Fiorentina Babacar, che ha compito il 17 marzo le sue 17 primavere. “Ne avrà 25!”. Per la platinata aspirante Raffaella Carrà de noattri, nata il 1 aprile del 1964, a stretto giro ne arrivano 46. Questo non è un pesce d’aprile, come tutte le riparazioni alla sua ‘carrozzeria’ che ha dovuto sostenere per gli inevitabili smottamenti dell’età. S.V. Simona Ventura (Senza Voto o Signora Vecchia?). Ai bisturi l’ardua sentenza.
TRADIZIONE MON AMOUR (1) Continua a far discutere la norma antibestemmie, con scintille tra il sindacato mondiale calciatori e il Coni. Secondo la FifPro la possibilità di espellere chi pronuncia parole blasfeme ricorrendo anche alla prova televisiva è una "violazione, i giocatori hanno il fondamentale diritto di esprimersi". Secca la replica del presidente Giovanni Petrucci "Persa un'occasione per tacere". In merito a quest’ultimo forse alla Fifpro verrebbe da dire ‘persa un’occasione per andare in pensione’, dopo una militanza nelle massime sfere dei settori dirigenziali sportivi italiani dal 1977.
TRADIZIONE MON AMOUR (2), VIVE LA (CONTRE)REVOLUTION Il presidente dell’Uefa Micheal Platini punta tutto più sul fattore umano che sulla tecnologia per risolvere le controversie arbitrali. Il presidente della Fifa Joseph Blatter addirittura vorrebbe abolire il fuorigioco come semplificazione delle controversie: l’uomo di Visp pensa di fare così un servizio alla Uisp. Prandelli, a precisa domanda del sottoscritto in sala stampa in materia “Senza fuorigioco il calcio sarebbe imprevedibile e si ripartirebbe da zero. La tecnologia prima o poi arriverà nel calcio. Ci vorrà forza da parte dei club importanti perché se poi vincono le partite non ci saranno ombre sui loro successi”. Ma per ora vince sempre l’Atletico Gattopardo.

giovedì 18 marzo 2010

Viola e Inter nei top club d’Europa. Tra piccole consolazioni e speranze

La Fiorentina è stata raggiunta dall’Inter al sesto posto del coefficiente Uefa per club 2009/10: entrambe sono a quota 23.8000, con 21 punti a testa (12 per i viola conquistati grazie alle 6 vittorie più i 9 di bonus, mentre i nerazzurri grazie alla qualificazione ai quarti di Champions con la doppia vittoria col Chelsea ne contano 10 come bonus, proprio come il Bayern Monaco, che ha estromesso negli ottavi come tutti tristemente sappiamo, ormai, i viola, e che sono settimi a quota 21.9832 con 19 punti. A parziale consolazione dei viola il ranking 2010, che somma i punteggi degli ultimi cinque anni, con un totale di 63.582, che vale il 22esimo posto, con una probabile ascesa di altre 3-4 posizioni in quello del 2011 (in quello del 2009 era 44esima ndr). Tradotto: la possibilità di essere testa di serie e di trovare avversarie sulla carta più abbordabili in una competizione europea il prossimo anno – quasi impossibile agguantare il quarto posto che vale i preliminari Champions, arduo ma plausibile l’Europa League attraverso una risalita in campionato o attraverso l’approdo in finale di Coppa Italia contro la Roma. Ma intanto l’Italia deve essere onorata dal fatto che la Fiorentina prima e l’Inter poi, hanno impedito, per il momento, il superamento della Germania nel Ranking Uefa 2010 per nazioni che costerà presto un posto in Champions (magari scongiurandolo per un altro pò sconfiggendo il Bayern se dall'urna di Nyon uscirà la pallina dei biancorossi). Alla Juventus, allora, che ha avuto il demerito di essersi fatta eliminare (o per meglio dire, umiliare, come è accaduto due volte al Milan contro il Manchester United in Champions) nella fase a gironi dai bavaresi, il compito di rimediare in Europa League nel ritorno col Fulham (magari senza perdere), approdando ai quarti e cercando di fare più strada possibile, mettendo i bastoni tra le ruote alle teutoniche Werder Brema e Amburgo, le finaliste quasi ‘designate’. A meno che non capitino altre Ovrebate alla Vecchia Signora (un gol in fuorigioco durante Juventus-Bordeaux nella fase a gironi questa stagione sempre ad opera della pluripremiata ditta di merende Ovrebo-Nebben ndr). I viola sicuramente non si dimenticano l'espusione affrettata di Gilardino al Gerland contro il Lione dello scorso 16 settembre. Ah, dimenticavo, la Francia è quinta nel ranking per nazioni...

martedì 16 marzo 2010

Spigolature viola e dintorni: Il perché delle assenze dei vertici del calcio al Franchi e della grazia a Melo

GOMITATE E MANATE, PENE SVARIEGATE Più mena Melo, la squalifica arriva meno. O meglio non arriva proprio. La violenta gomitata di Felipe ‘Meno’ ops Melo ai danni di Odibe, che per fortuna di quest’ultimo non centrato bene il bersaglio, ovviamente non è stata sanzionata da provvedimenti disciplinari sul campo e ovviamente nemmeno dalla prova tv (del resto quell’immagine non c’era tra quelle fornite dalla Lega Calcio). In serie B la gomitata rifilata da Consonni a Fissore in Grosseto-Mantova è costata al primo tre turni di squalifica (la sua vittima è stata poi squalificata per un turno per minacce ad avversari, rilevate dal quarto ufficiale), così come la manata di Leon del Torino a gioco fermo su Miramontes dell’Ancona, punita con altrettante giornate. Da segnalare che si continua ad espellere giocatori per espressioni blasfeme (può esser giusto), più o meno a discrezionalità della tecnologia applicata al calcio, più o meno come per il gioco violento. Ci sono atleti di Cristo come il brasiliano che mai si permetterebbero di proferire improperi, ma che picchiano come fabbri, guardando bene semmai a porgere anche l’altro gomito anziché l’altra guancia, sapendo forse di farla spesso franca.
VERTICI FREDDOLOSI E UN PO’ GUFI Vento gelido e nevischio durante Fiorentina-Bayern, il presidente della Figc Abete, a Firenze visto un suo impegno a Coverciano per il giorno dopo, per ha preferito vedere il match comodamente in tv in albergo “anche per far vivere ai Della Valle un match importante in un clima meno istituzionale e dunque più emotivo”, invece, il presidente dell’Uefa Platini doveva dare il calcio d’inizio il 10 marzo, il giorno dopo la sfida del Franchi, una partita amichevole a Nyon per la celebrazione del rinnovo del quartier generale dell’Associazione delle Leghe Calcio Professioniste Europee con tanto di premiazione per il grande numero 10 francese: un clima sicuramente più friendly, oltre a temperature più miti rispetto alla morsa di gelo in Riva d’Arno (che ha dato seri problemi di rientro anche al sottoscritto dopo la vittoria viola più amara). Il presidente della Fifa Blatter invece aveva dato appuntamento all’amministratore delegato della Fiorentina Mencucci per i quarti di finale di Champions: che sia stato un po’ gufo?
CONFRONTO TECNICI-DIRETTORI DI GARA? ARRIVEDERCI All’incontro fra arbitri, presidenti ed allenatori delle società di serie A dello scorso 12 marzo, tra i tecnici, c’era solo il rossonero Tassotti, vice di Leonardo, che ovviamente se n’è andato quasi subito. Guarda caso, il Milan giocava la domenica in posticipo col Chievo, come avrebbero fatto le altre squadre a mandare i propri tecnici o anche i loro vice quando ad esempio Catania e Inter giocavano quella sera o Napoli e Fiorentina il giorno dopo? Visto che la prossima settimana c’è il turno del mercoledì, perché non rimandare a quella ancora successiva? Tra i tecnici assenti ci saranno al massimo quelli della Juventus e dell’Inter, giustificati solo se accederanno rispettivamente ai quarti di finale di Champions e Europa League.

5pigolature viola: Il futuro di Rosetti e non solo

FUTURO DI ROSETTI Farlo riposare per un po’, e prima di andare ai Mondiali, fargli arbitrare la finale di Coppa Italia tra Roma e Fiorentina, se i viola riusciranno ad approdarci (magari anche eventualmente dopo un do ut des con l’Inter tra l’11 e il 14 aprile…). Dopo che il fischietto torinese, che evidentemente simpatizza per una strisciata del nord non della sua città ma che ha un mal comune senza gaudio tra gigliati e giallorossi, è stato ricusato da entrambe le dirigenze, l’imparzialità totale dovrebbe essere garantita. O forse no?
QUESTIONE DI METRI Mourinho recentemente ha detto che le aree di rigore delle avversarie della Juventus sono di 25 metri, chissà se dopo Fiorentina-Milan non penserà che quelle degli avversari viola non siano quelle piccole controllate dai portieri.
CASMS Il comitato anti spostamento massa supporter, pur considerando la partita del 6 marzo tra Fiorentina e Juventus ad alto rischio, ha rimandato decisioni in merito a divieti (già disposto invece il divieto di accesso per i tifosi ospiti alle partite Bologna-Napoli e Inter-Genoa del giorno dopo ndr). Porte chiuse o accesso solo ai tifosi ospiti nel caso che i supporter gigliati gettino qualche minicicciolo all’Olimpico contro la Lazio nel tempio delle bombe carta? Oppure da Roma si aspettano eventuali contestazioni dei tifosi viola lunedì prossimo a Coverciano al ritiro degli azzurri?
UN CALCIO TECNOLOGICO PER LA RELIGIONE Da oggi, chi bestemmia in campo sarà sanzionabile anche con la prova tv. Entra in vigore, infatti, la nuova normativa approvata dal Consiglio federale nella seduta del 9 febbraio scorso che sanziona l'uso di espressioni blasfeme da parte dei tesserati durante le partite. C’è è stato già colpito da questa sanzione come il sottoscritto, chi invece continuerà ad non rispettare arbitro con reiterati o le caviglie o addirittura l’incolumità degli avversari senza neanche incorrere in un cartellino giallo(rosso). Lunga vita alla religione, per la quale sono state fatte e si fanno tuttora guerre ‘sante’, lunga vita del buio della ragione. Il tutto rigorosamente a telecamere e quindi moviole spente. A Wimbledon, tempio della tradizione, sono meno bacchettoni.
NUOVA VERSIONE DEL GESTO DELL’OMBRELLO Dopo aver segnato in Fiorentina-Milan, sia Huntelaar che Pato hanno pensato bene di rivolgere ai tifosi viola il classico gesto dell’ombrello, ma non tanto per schernirli sul risultato ribaltato nel finale, ma a tutela dei gigliati il cui stadio è scoperto per 3 settori su 4. “Portate l’ombrello in caso di pioggia o se non piove regalatelo a Rosetti”. Peccato che allo stadio si possa entrare solo con l’impermeabile…

Spigolature, incaz…… viola e dintorni: Il futuro di Ovrebo

SCANDALOSA la terna ‘arbitraria’ composta da Ovrebo e i suoi collaboratori Hollen e Nebben (o meglio degni compagni di merende visto le dimensioni XXL del direttore di gara?) per gli orrori nel match tra Bayern e Fiorentina, evidentemente esecutori di un mandante non troppo occulto: forse sarà anche un caso che uno dei potentissimi membri della commissione arbitrale sia un tedesco (Volker, ex arbitro, alla sua ultima direzione nel 1986 fece vincere il campionato tra le polemiche guarda caso al Bayern Monaco anzichè Werder Brema, ora è presidente dalla commissione arbitrale della Deutsche Fussball Bund addirittura dal 1995 ndr) e che il presidente dell’Uefa sia un francese (Platini), guarda caso due nazioni che occupano il quarto e quinto nel ranking Uefa, alle spalle dell’Italia, con la prima che ha ancora un posto in meno (ma non dalla stagione 2011/12) nella Champions che assicura fior di milioni a chi vi partecipa. Dopo tante battaglie nel corso della storia, a livello politico, tra due grandi nazioni europee, una santa alleanza calcistica. Avanti a braccetto Francia e Allemagna, purchè se magna…
OMERTA’ sul sito del Bayern nelle (non) dichiarazioni dei giocatori sulla rete irregolarissima di Klose, stessa solfa sul sito dell’Uefa, obiettività generalizzata su tutta la stampa sportiva, giornali tedeschi inclusi (come avete potuto leggere) che in quella francese (L’Equipe e France Football, tranne Le Parisien, che parla di sospetto fuorigioco!). E questo la dice lunga.
FUTURO DI OVREBO fargli arbitrare tutte le gare della prossima edizione della Coppa d’Africa: o corre, arbitra bene indi dimagrisce, sennò finisce nel calderone, come nella canzone ‘Parco Sempione’ di Elio e le Storie Tese come da lyrics “quella che cucinava/l’esploratore in pentola”. Drogba, che continua ad inseguirlo dalla semifinale contro il Manchester United, ha l’acquolina in bocca e digrigna i denti… In caso che il cotechino scandinavo non voglia andare nel Continente Nero, preparare overdose di sibutramina.

Spigolature viola e dintorni

A Napoli, in occasione della sfida con la capolista Inter, sono previste sugli spalti migliaia di maschere di Collina in segno di protesta contro il designatore arbitrale, nonché dei veli da bianchi da stendere pietosamente sui direttori di gara. Del resto è carnevale, mai come ora il detto ogni scherzo vale è appropriato. P.S. Che maschera dovrebbero indossare i tifosi viola (al Franchi, visto che a Genova non era loro consentito)? Magari quella di Gilardino, a cui dopo la rete di mano a Palermo nella scorsa stagione sono state annullate 3 reti e non fischiati 12 rigori più o meno solari (Questo purtroppo non è uno scherzo). Un modo per fare avere migliaia di occhi del Gila sull’arbitro di turno, e chissà se il fischietto intimorito non sia almeno un giudice imparziale. Alla ‘casta’ l’ardua sentenza.
A Napoli nella nuova linea metropolitana un vecchio folle canta a squarciagola all’infinito una cantilena difficile da decifrare ma che all’ennesima ripetizione appare chiara anche agli incuriositi uditori forestieri che tendevano l’orecchio: “Roma caput monnezza”. Difficile capire se si trattasse di uno dei Vecchi Lions, ma questo folle un certo Erasmo da Rotterdam lo avrebbe sicuramente elogiato, visto le decisioni centrali che vengono prese da organi discutibili nonché liberticidi per le mete dei tifosi.
La Federcalcio ha messo al bando le bestemmie, profilando addirittura il cartellino rosso per gli 'smoccolatori' in campo: il sottoscritto, in un torneo di calcio a 5 di qualche anno fa, è stato ammonito per un episodio del genere. Un anno fa il selezionatore azzurro Lippi le aveva assolte, definendole, "un intercalare tipicamente toscano". Essendo intercalarmente toscano al 100%, mi sento protetto e tutelato dal ct campione del mondo in carica.