giovedì 12 luglio 2012

Uno sguardo fino al 2015/16

2016. Una data dalle molteplici scadenze in casa Fiorentina. Dai big come Jovetic e Behrami (il montenegrino ha rinnovato lo scorso inverno, in modo che si eviti almeno un nuovo caso Montolivo, lo svizzero sta per farlo, a meno di sorprese), passando per i neoacquisti Roncaglia e El Hamdaoui (per il marocchino olandese a dire il vero l’ultimo anno è di opzione), oltre ai giovani come Camporese, Acosty e Piccini (quest’ultimo a fare esperienza allo Spezia in serie B dopo esser stato protagonista in Prima Divisione Lega Pro). A dire il vero ci sarebbe pure Neto con questa scadenza, anche se l’arrivo in prestito di Viviano spinge il portiere brasiliano a lasciare anzitempo Firenze (dopo le Olimpiadi, magari da protagonista, i viola potrebbero rientrare dell’investimento fatto nel gennaio 2011). Il sodalizio fino al 2015 è fissato invece per Cerci , i giovani Zohore e Babacar, oltre che per Romulo, anche se gli ultimi due hanno molto da dimostrare, anche se per differenti motivi (il primo ha l’opportunità di farsi le ossa nella cadetteria col Padova, il secondo di far capire se può adattarsi al calcio italiano e trovare una collocazione a livello di ruolo, in questo caso a Montella l’arduo compito). Ma anche per Lazzari (se viene fatta scattare la sua opzione, dopo che il club viola ha fatto capire di voler puntare su di lui investendo 3,5 milioni un anno fa per la comproprietà col Cagliari per poi mettere 1,5 milioni in busta lo scorso fine giugno. Il tutto con la speranza che si punti molto su un giovane 'vecchio' come Nastasic (scadenza 2014) ed in attesa di capire se la promessa Hegazy (scadenza 2016) sia davvero il Nesta delle Piramidi: l'highlander Pasqual e l'esperto Cassani (entrambi 2014) possono dare il loro contributo di esperienza alla baby difesa. Felipe, De Silvestri e Ljajic (anche loro 2014, tutti giunti con investimenti ingenti) devono poi cercare di invertire quel processo di involuzione che li ha colpiti.

domenica 8 luglio 2012

Adani a FN: “Roncaglia ha un solo difetto. Ecco a che cifre Ralf diventa un affare”


L’ex difensore della Fiorentina Daniele Adani interviene a Fiorentinanews.com per descrivere le potenzialità di alcuni giocatori sudamericani. Commentatore del calcio argentino per SportItalia, ha speso buone parole per Facundo Roncaglia, che sta per passare dal Boca Juniors alla Fiorentina a parametro zero: “Preso così è un ottimo affare, ma non può fare il centrale, sua posizione in gioventù: non è altissimo e poi è troppo irruento, il suo ruolo naturale è terzo di destra in una difesa a tre oppure terzino destro in marcatura, che va ad aggredire l’ala sinistra fino a metà campo. E’ comunque bravo a fare la diagonale”.
Passando al Corinthians fresco vincitore della Coppa Libertadores proprio a spese della compagine di Roncaglia, che ci dice di Romarinho e Ralf?
“Il primo è stato preso dalle serie minori, per cui deve ancora affermarsi, il secondo ha intelligenza tattica, una dote importante, fa schermo davanti alla difesa ma sa anche distribuire i palloni. 8 milioni sono troppi per uno come lui, ma credo che con 5-6 si possa prendere e a quelle cifre sarebbe un buon affare”.

sabato 7 luglio 2012

De Laurentiis, un’altra caduta di stile e la signorilità di Cognigni

Se questi sono gli amici figuriamoci come sono i nemici. “Se non fosse per il rispetto che provo nei confronti del mio amico Della Valle, ogni giorno gli chiederei di cedermi Jovetic”, diceva solo qualche settimana fa Aurelio De Laurentiis, nonché amico d’affari di Diego Della Valle. Recentemente però il presidentissimo del Napoli ha cambiato totalmente registro: ”Ho delle perplessità su Jovetic. Mi interessava ma non mi convince la sua tenuta fisica, è sempre infortunato”. Il presidente esecutivo della Fiorentina Mario Cognigni con la battuta sulla favola di Esopo sulla volpe e l’uva (in sintesi la morale è “non l’ho presa perché è ancora acerba”) ha sicuramente dato una lezione di signorilità e stile a questo personaggio del calcio un po’ bizzarro dall’indole scugnizza (passino le corna al San Paolo come gesto scaramantico), tanto per dirla alla partenopea. Tutti ricorderanno quando lasciò in motorino il sorteggio dei calendari in segno di protesta nei confronti della Lega Calcio oppure un’altra sua uscita muscolare a margine dell’Assemblea della Lega Serie A svoltasi a Milano nei confronti di quel giornalista additato come “cafone” con tanto di seguente minaccia “le metto le mani addosso se continua” all’indirizzo dello scriba. Affermazioni per la quale la Procura Federale ha aperto (giustamente) un fascicolo nei suoi confronti. A parte che Jovetic è tutt’altro che acerbo, un plauso al dirigente viola che ha liquidato quello partenopeo con signorilità, sperando che Diego o Andrea Della Valle si facciano sentire privatamente con lui per una lezione di stile: se il valore del montenegrino non è certo minato da queste affermazioni, un picco danno d’immagine è stato comunque fatto. Per inciso: De Laurentiis pensi semmai a motivare il suo Napoli anche nella cosiddetta competizione internazionale minore (leggasi Europa League) per il bene di tutto il calcio italiano: moltissimi tifosi viola saranno pronti a tifare azzurro, come hanno fatto a Roma per la Coppa Italia contro la Juventus e faranno pure per la Super Coppa italiana.

venerdì 6 luglio 2012

Il tracollo inesorabile nel ranking Uefa

Aveva chiuso al 30esimo posto, adesso è già scivolata al 46esimo. E’ il tracollo inesorabile della Fiorentina nel ranking Uefa, visto che la ribalta europea e manca da tre stagioni al club viola, che adesso è stata agguantata a quota 40.212 dal Napoli dopo aver compiuto una esperienza analoga a quella dei gigliati nell’ultima Champions League uscendo agli ottavi dal Chelsea poi conquistatore della coppa dalle grandi orecchie. Resta il fatto che i partenopei incamereranno sicuramente altri punti grazie alla loro qualificazione in Europa League (senza passare da play off), mentre i gigliati da quest’anno si vedono tagliati i punti della bella cavalcata in quella competizione nel 2007/08 e per crescere in graduatoria devono sperare nelle fortune degli altri club italiani (che garantiscono una percentuale di punti). A livello di nazioni, nel ranking Uefa aggiornato al 5 luglio, l’Italia con 51.064 punti è sempre quarta, ad una distanza siderale dalla posizione occupata dalla Germania con 63.400, che vale qule posto in Champions in più e che le italiane dovranno dimenticarsi per i prossimi tre o quattro anni. C’è da guardarsi le spalle dal Portogallo (48.751) e dalla Francia (48.583), ma da tenere a distanza l’Olanda (41.086), settima in graduatoria, posizione che fa perdere un posto in Champions a favore di uno in Europa. Che Juventus, Milan, Udinese (passare stavolta i play off di Champions please!), Napoli, Lazio ed Inter (per quest’ultima addirittura anche un preliminare prima dei play off rispetto al club romano) si facciano valere, come ha fatto a suo tempo la Fiorentina, che ha contribuito fortemente a regalare per un anno in più all’Italia 4 posti per la Champions (o meglio 3+1, anche se quella possibilità fu resa vana dalla Sampdoria che non superò i play off).

giovedì 5 luglio 2012

Babacar prenda esempio da superMario

Ancora tutti i tifosi dell’Italia hanno negli occhi le due reti con le quali Mario Balotelli ha schiantato la Germania nella semifinale dell’Europeo. Dopo un inizio un po’ complicato con la casacca azzurra, il coloured del Manchester City a 22 anni sta veramente sfruttando fino in fondo le sue potenzialità ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, con già alcuni prestigiosi titoli messi in bacheca. In casa Fiorentina c’è un altro coloured che per potenza ed esplosività, nonché per esordio in serie A in tenerà età, lo ricorda. Stiamo parlando ovviamente di Khouma El Babacar , che purtroppo nell’ultima stagione non riuscito a compiere alcuni gradini per la sua carriera, oltre che per il bene della Fiorentina. Per il classe 1993, già portato in prima squadra da quel Prandelli che sta consacrando sulla panchina azzurra SuperMario, l’ex allenatore della viola si era espresso in termini veramente lusinghieri. “Da un punto di vista calcistico, ha prospettive illimitate”, disse Prandelli nel ritiro del 2009 in merito all’attaccante senegalese che venne aggregato coi vari Gilardino e Mutu, tanto da farlo esordire tra i professionisti il 14 gennaio 2010, a nemmeno 17 anni (è nato il 17 marzo), giocando titolare e realizzando il suo primo gol in maglia viola, nella partita di Coppa Italia Fiorentina-Chievo Verona (3-2). Piogge di elogi e speranze ed un rinnovo di contratto ‘da grande’ fino al 2015, per chi aveva già vinto un titolo Allievi Nazionali con Buso ed esser stato protagonista in Primavera fino a questo primo scorcio di stagione (davvero un lusso, ripagato con la vittoria della Coppa Italia prima e della Super Coppa Italia Primavera poi, sempre all’Olimpico). Nel mentre un rapporto complicato con Mihajlovic, il rifiuto di andare a farsi le ossa in serie B per tentare di giocarsela con un Gilardino e Santiago Silva (visto cosa sono riusciti a non fare per diversi motivi, non aveva troppi torti). A gennaio il prestito oneroso al Racing Santander, dove non ha certo lasciato il segno, mentre a Firenze approdava quell’Amauri che si è subito accodato alle prestazioni delle altre due prime punte cedute nella sessione invernale, prima del ritorno a Firenze e ad una sua prossima ripartenza, quasi sicuramente in serie B (Padova). Se Babacar trova la giusta umiltà dopo questa stagione che si spera sia servita da lezione (anche alla Fiorentina, che a gennaio poteva puntare tutto sul senegalese almeno in condizione rispetto ad un italobrasiliano che si era allenato solo con la Primavera della Juventus e che si sperava riesumasse i fasti di Parma ndr), la prossima potrebbe davvero esplodere. Non è dato sapere se diventerà un assoluto protagonista come Balotelli, ma l’età gioca ancora a suo favore e le potenzialità ce le ha, come certificò pure Prandelli. Del resto la Fiorentina ha come obiettivo, anche per tenere a bada il monte ingaggi, la valorizzazione dei suoi giovani migliori (come ci si aspetta da Iemmello, Piccini e Seculin, giusto per ricordare gli ex Primavera che si sono maggiormente distinti in prestito nelle serie minori nella scorsa stagione).