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giovedì 5 luglio 2012
Babacar prenda esempio da superMario
Ancora tutti i tifosi dell’Italia hanno negli occhi le due reti con le quali Mario Balotelli ha schiantato la Germania nella semifinale dell’Europeo. Dopo un inizio un po’ complicato con la casacca azzurra, il coloured del Manchester City a 22 anni sta veramente sfruttando fino in fondo le sue potenzialità ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, con già alcuni prestigiosi titoli messi in bacheca. In casa Fiorentina c’è un altro coloured che per potenza ed esplosività, nonché per esordio in serie A in tenerà età, lo ricorda. Stiamo parlando ovviamente di Khouma El Babacar , che purtroppo nell’ultima stagione non riuscito a compiere alcuni gradini per la sua carriera, oltre che per il bene della Fiorentina. Per il classe 1993, già portato in prima squadra da quel Prandelli che sta consacrando sulla panchina azzurra SuperMario, l’ex allenatore della viola si era espresso in termini veramente lusinghieri. “Da un punto di vista calcistico, ha prospettive illimitate”, disse Prandelli nel ritiro del 2009 in merito all’attaccante senegalese che venne aggregato coi vari Gilardino e Mutu, tanto da farlo esordire tra i professionisti il 14 gennaio 2010, a nemmeno 17 anni (è nato il 17 marzo), giocando titolare e realizzando il suo primo gol in maglia viola, nella partita di Coppa Italia Fiorentina-Chievo Verona (3-2). Piogge di elogi e speranze ed un rinnovo di contratto ‘da grande’ fino al 2015, per chi aveva già vinto un titolo Allievi Nazionali con Buso ed esser stato protagonista in Primavera fino a questo primo scorcio di stagione (davvero un lusso, ripagato con la vittoria della Coppa Italia prima e della Super Coppa Italia Primavera poi, sempre all’Olimpico). Nel mentre un rapporto complicato con Mihajlovic, il rifiuto di andare a farsi le ossa in serie B per tentare di giocarsela con un Gilardino e Santiago Silva (visto cosa sono riusciti a non fare per diversi motivi, non aveva troppi torti). A gennaio il prestito oneroso al Racing Santander, dove non ha certo lasciato il segno, mentre a Firenze approdava quell’Amauri che si è subito accodato alle prestazioni delle altre due prime punte cedute nella sessione invernale, prima del ritorno a Firenze e ad una sua prossima ripartenza, quasi sicuramente in serie B (Padova). Se Babacar trova la giusta umiltà dopo questa stagione che si spera sia servita da lezione (anche alla Fiorentina, che a gennaio poteva puntare tutto sul senegalese almeno in condizione rispetto ad un italobrasiliano che si era allenato solo con la Primavera della Juventus e che si sperava riesumasse i fasti di Parma ndr), la prossima potrebbe davvero esplodere. Non è dato sapere se diventerà un assoluto protagonista come Balotelli, ma l’età gioca ancora a suo favore e le potenzialità ce le ha, come certificò pure Prandelli. Del resto la Fiorentina ha come obiettivo, anche per tenere a bada il monte ingaggi, la valorizzazione dei suoi giovani migliori (come ci si aspetta da Iemmello, Piccini e Seculin, giusto per ricordare gli ex Primavera che si sono maggiormente distinti in prestito nelle serie minori nella scorsa stagione).
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