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domenica 28 marzo 2010
Non passiamo dal poker alla roulette russa
Continua la partita di poker tra la proprietà e il tecnico della Fiorentina. Ogni giorno che passa ormai si sprecano rilanci e controrilanci, con le ultime posizioni di Diego Della Valle e di Prandelli che hanno sempre più il sapore di gelo, se non di rottura definitiva. L’argomento della discussione è sempre il contratto del tecnico di Orzinuovi che scade nel 2011 e per il quale a chiare lettere l’allenatore viola prima della trasferta col Napoli ha espresso la sua disponibilità a rinnovare per i prossimi cinque anni. Dall’altro canto per bocca dei Della Valle, Andrea dopo la gara col Genoa e Diego dopo la sconfitta col Catania, la consapevolezza che Prandelli ha un legame per un’altra stagione a Firenze, la volontà di continuare a portare avanti quel progetto che punta a lottare per un piazzamento per una competizione europea, investire sui giovani come è stato fatto nell’ultima sessione di mercato e come verrà fatto in futuro, senza che tutto questo significhi ridimensionamento, col progetto finale di arrivare a lottare per lo scudetto. Quasi una posizione di irrigidimento da parte del patron viola, che avrebbe voluto che il tecnico viola dichiarasse apertamente di respingere al mittente le continue lusinghe sottotraccia che continuano ad arrivare da Torino sponda Juventus e quella da Coverciano per il dopo Lippi alla guida della Nazionale. Una sorta di ultimatum per capire esattamente da che parte sta Prandelli, molto diplomatico nel rispondere di sentirsi onorato ad essere nelle mire di grandi club, ribadendo ancora che i contratti vanno rispettati e che per il prossimo anno il tecnico sulla panchina viola sarà sempre quello attuale. Per i Della Valle la volontà di andare avanti, almeno per un’altra stagione, cosa che Prandelli non sembra gradire: la cortina di fumo al tavolo verde continua, insomma, a permanere. Dopo le tre carte del flop e quella del turn, in cui Prandelli ha fatto capire chiaramente di avere anche altri sogni, ma allo stesso di essere pronto ancora a discutere con la dirigenza, si attende ora l’ultima, il river, che a questo punto sarà scoperta ormai non prima della semifinale con l’Inter. Sperando che non sia troppo tardi. E che la prossima piena non faccia troppi danni. Soprattutto per tutti i tifosi di fede viola che più che parteggiare per una parte o per l’altra, si augurano che questo continuo gioco al rialzo non si trasformi in una roulette russa. Ci sono ancora otto gare di campionato da giocare, e soprattutto, un posto in Europa (League) ancora tutto da conquistare.
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