venerdì 16 aprile 2010

Cronoscalata Europa League: Come e quando la Fiorentina può far valere i suoi 'decimi' sulle avversarie

Un divano da due (forse tre) su cui vorrebbero sedersi in quattro. E’ l’Europa League, il traguardo a cui aspira la Fiorentina, anche se al momento è occupato da chi tra Sampdoria e Palermo appaiate a 54 punti sarà costretto ad ‘accontentarsi’ del quinto posto (molto si giocherà nel match al Barbera alla 37esima, andata a Marassi impattata 1-1) e dalla Juventus sesta a quota 51. In attesa che l’altro posto sul divano dell’Europa minore lo liberi la Roma, fresca regina di campionato, estromettendo l’Udinese dalla finale di Coppa Italia (i giallorossi hanno gioco abbastanza facile per il 2-0 dell’andata nonostante che il tutto sia preceduto dal derby di domenica contro una Lazio), il Napoli a 49 fa tappa a Bari già tranquillo, tifando segretamente giallorosso per tramutare il suo attuale settimo posto in una qualificazione ai preliminari della competizione europea. Una speranza condivisa anche da Parma e Fiorentina a 46, attualmente ottava e nona, altrimenti addio velleità europee. Cinque giornate, 15 punti disponibili, altri scontri diretti in programma (Juventus-Parma alla penultima, Sampdoria-Napoli all’ultima giornata), classifiche avulse tra due o più squadre che cominciano inevitabilmente ad intrecciarsi per stabilire posizioni finali in una sfida all’ultima differenza reti. Partiamo, ovviamente, dalla situazione in casa gigliata. Nelle ultime cinque giornate la Fiorentina dovrà fare almeno tre punti in più del Napoli e uno più del Parma: i viola sono infatti in vantaggio con gli azzurri per differenza reti negli scontri diretti (come del resto col Genoa, a quota 45 punti), ma in svantaggio coi ducali, coi quali hanno rimediato solo un punto in due gare. Dannoso per la Fiorentina l’arrivo a pari merito con queste compagini, con gli emiliani in classifica avulsa a quota 8 contro i 4 punti di viola e azzurri: molto magra la consolazione per i gigliati di avere una migliore differenza reti dei partenopei. Molto migliore, sebbene molto più improbabile (anche se più denso di soddisfazioni), l’arrivo a pari punti della Fiorentina con Napoli e Juventus, con gli azzurri leader con 9, viola e bianconeri appaiati a 4 ma coi primi in vantaggio per una differenza reti migliore. Vecchia signora però in vantaggio sui gigliati in caso di un arrivo a due a pari merito. Negativissimo per la Fiorentina un arrivo a tre con Parma e Juventus, coi gigliati sicuramente ultimi. E anche in caso di arrivo a tre con Parma e Genoa che se la giocano domenica, al momento la situazione dei viola non è rosea: ducali a 5, grifoni e gigliati a 4, quest’ultimi con 7 reti fatte e 6 subite. Ma al momento son fuori tutte e tre dal divano europeo. Quant’è intrecciata ‘sta classifica avulsa. Può essere ferro e può essere piuma, ma senza la conditio sine qua non del settimo posto liberato (altamente probabile) si va da poche parti. Una cronoscalata con fotofinish al cardiopalma in cui gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma poi un dolcissimo traguardo: un’Europa League da giocare nella sorprendente quanto meritatissima posizione di testa di serie.

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