giovedì 31 maggio 2012

Plastici e liriche a confronto

‘You say yes, I say no/You say stop and I say go, go, go/Oh, no/You say goodbye and I say hello’: comincia così la celebre canzone dei Beatles ‘Hello Goodbye’, liriche che sembrano abbastanza appropriate per spiegare la questione del nuovo stadio nell’area Mercafir. Da un lato il Comune di Firenze per bocca del sindaco Renzi prevede (con tanto di plastico esemplificativo) “Una superficie di 32 ettari circa, all’interno della quale è possibile costruire uno stadio di 40 mila posti con annessi e connessi, come centro sportivo, palestra, strutture alberghiere, piscine e altro ancora” per un investimento da 200 milioni, dall’altro la Fiorentina qualche giorno fa dalla voce del presidente esecutivo Mario Cognigni le richieste erano altre: “Finanziare uno stadio è un impegno importante, solo lo stadio senza strutture parallele non ci farà avvicinare alle big. Nei prossimi 15 anni, tra investimenti e debiti la Fiorentina ci guadagnerebbe solo 2,5 di euro, con quelli ci ripaghiamo l’acqua. Al momento in cui il Comune farà il bando per l’area Mercafir non solo staremo attenti, ma molto attenti, così potremo capire cosa potremo costruire in quell’area”. Le voci del coro, insomma, al momento sono tutt’altro che all’unisono. Se per fare uno stadio moderno servono 8 ettari (compresi all’interno anche ristoranti, sky box, centro sportivo e attività  commerciali legate al merchandising), ne restano sempre 24. Chissà se saranno sufficienti ai Della Valle, che originariamente puntavano su un’area di circa 80 ettari (come quella proposta col plastico al Four Season) come poteva essere quella di Castello (sotto sequestro e di proprietà di Ligresti), quindi praticamente solo un terzo. Ma queste dimensioni della Mercafir le sappiamo ormai già da tempo. Speriamo solo di non vedere plastici a confronto da Vespa.

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