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sabato 10 settembre 2011
La nostra Africa: alla scoperta dell’oro nero di Semplici
La Fiorentina Primavera si coccola il suo oro nero. Con una doppia magia del senegalese Babacar e del ghanese Acosty nell’ultimo quarto d’ora all’Olimpico, i baby viola ribaltano il provvisorio 2-1 della Roma, lasciando la squadra di Alberto De Rossi con un palmo di naso poco prima del fischio di sirena di un’interminabile match e soffiando ai giallorossi l’ennesima Coppa. Dopo la Coppa Italia del 30 marzo, la storia si ripete nella Supercoppa, con qualche protagonista diverso, compreso un Leonardo Semplici sulla panchina costretto all’esilio forzato in tribuna per la squalifica. Anche per l’ex tecnico di Figline, Pisa e Arezzo, oltre al primo titolo, dopo tante indicazioni fornite via telefonino al suo secondo Andrea Consumi, c’è stato il caldo abbraccio coi suoi ragazzi, i coriandoli viola e l’inno di Narciso Parigi che risuona. Ancora una volta. Ma passiamo in rassegna i protagonisti, partendo proprio dal classe 1993 Babacar, una realizzazione quasi normale per uno come lui, tanta determinazione da chi è sceso dalla prima squadra per aiutare i suoi coetanei ad alzare un trofeo all’Olimpico, un match giocato come se non fosse una punizione, un’ammonizione per rincorrere un avversario dopo che aveva perso palla, per poi uscire stremato qualche minuto prima che il classe 1991 Acosty diventasse un gigante e regalasse il trofeo con quello splendido colpo di testa. Del velocissimo e imprendibile ghanese anche l’assist per il provvisorio vantaggio di Campanharo, un brasiliano che ha già presentato il suo pregiato biglietto da visita e si candida a far dimenticare presto Carraro. Restando però all’oro nero, in mediana la premiata ditta ghanese Salifu e Agyei (entrambi classe 1992) si sono rivelate le solite belve a sradicare palloni agli avversari, mentre il loro connazionale Ashong (classe 1994) ha salvato quasi sulla linea un tiro a botta sicura. Menzione finale per ‘saracinesca’ Lezzerini, addirittura classe ‘95, già nel giro delle nazionali azzurre, che ha anche assaporato il ritiro di Cortina con Mihajlovic.
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