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venerdì 23 febbraio 2007
Cronaca di una morte annunciata - 4 (o)scenari possibili
gli scenari dopo la dèbacle di mercoledì al senato sono abbastanza tristi... c'è il rinvio alle camere con il rientro della crisi, con Prodi che riuscirebbe a blindare i ranghi della propria micromaggioranza, sperando in qualche adesione da parte di quei senatori meno legati alla Cdl, che comunque avrà vita durissima anche se nascesse con tutte le buone intenzioni del caso, visto l'eterogeneità della coalizione che non potrà mai essere un'alleanza politica ma solo una coalizione elettorale (tradotto: per non far vincere le elezioni alla cdl e soprattutto al suo leader), eventuali e saltuari mercati di riparazione con accattonaggio di opportunisti possono far crescere quantitativamente la micromaggioranza, ma non certo qualitativamente e aggiungerebbero elementi di instabilità in una coalizione traballante; il Prodi bis se la crisi non rientrasse, una soluzione assai poco probabile, anche perchè Prodi non sembra essere il classico 'uomo per tutte le stagioni', nella quale i rapporti tra governo e maggioranza riveduta e corretta muterebbero (- sinistra + centro), apparendo agli occhi degli elettori dei partiti di sinistra come una pericolosa deriva neocentrista; le elezioni anticipate con l'attuale legge elettorale che fu approvata ad hoc per sfavorire la governabilità e aumentare l'instabilità politica è un altro scenario, tutt'altro che affascinante; un governo istituzionale di larghe intese che vari vere riforme e cerchi di portare il paese a nuove elezioni (con una nuova legge elettorale che non sia una porcata come fu definita da calderoli dopo che era stata approvata) è abbastanza inverosimile che riesca ad avere un alto profilo, anche se venisse affidato alla seconda carica dello stato Marini, che gode di indiscussa credibilità in entrambi gli schieramenti. tutti scenari che comunque riportano in auge il problema principale italiano: non contano tanto gli assetti istituzionali o le leggi dello stato ma la cultura politica della nostra classe politica, che continua a navigare a vista mantendo un basso profilo, non segnando una discontinuità con il passato. Anche il nostro corpo elettorale non è esente da colpe (e indirettamente la nostra società) che si sta disaffezionando pian piano a questo tipo di politica, oppure si accontenta di votare il male minore. Non ci lamentiamo se in Italia non si riesce ad esprimere una rappresentanza politica degna di questo nome.
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Bravo Maur Mann, no he leido el articulo pero parece que esta muy bien. Devo ancora imparare meglio l'italiano per capire bene.
RispondiEliminaSaludosss del Garci